«Queste sono le persone morte sul lavoro nel 2023. Vogliamo più sicurezza» – .

«Queste sono le persone morte sul lavoro nel 2023. Vogliamo più sicurezza» – .
«Queste sono le persone morte sul lavoro nel 2023. Vogliamo più sicurezza» – .

Novantasei bare in piazza per ricordare le persone morte sul lavoro, in Puglia, nel 2023. Un numero che supera quota mille se calcolato a livello nazionale. Secondo quanto trasmesso dall’Inail, nel 2024 sono già 19 i morti sul lavoro registrati in Puglia. La maglia nera è per la provincia di Toast che ha già registrato sei vittime. L’ultimo in ordine di tempo è stato Vincenzo Valente, operaio che ha perso la vita in uno zuccherificio il 4 maggio scorso. Seguono nella tragica classifica Lecce e Bari con quattro incidenti mortali, poi Foggia e Bat con due e Taranto con una sola vittima nell’anno solare in corso. Un triste record quello colloca la Puglia al secondo posto in Italia insieme all’Emilia Romagna e alla Campania e poi alla Lombardia. E se i numeri dei decessi fanno riflettere, l’impatto della morte è ancora più grave denunce sul lavoro che nel 2023 hanno superato quota duemila.

La campagna “zero morti”.

Il segretario generale della Uil Puglia, Gianni Ricci ha spiegato: «Ci sono 96 bare qui in piazza Libertà perché tanti morti si sono registrati nella nostra regione lo scorso anno». E poi ha aggiunto: «Chiediamo al Governo misure importanti, il cordoglio non basta più, vogliamo più ispettori, più controlli, più sicurezza sul lavoro, vogliamo raggiungere il nostro obiettivo che è zero morti sul lavoro».
L’iniziativa, spiega la segretaria confederale nazionale della Uil Ivana Veronese, rientra nella campagna morti zero che «non è una campagna pubblicitaria» ma «una battaglia quotidiana in cui ci impegniamo a chiedere a tutti di sedersi a un tavolo affinché ci siano niente più morti sul lavoro”.
L’attore è stato il testimonial della mattinata barese Ettore Bassi. I temi su cui ha lavorato il sindacato sono legati all’aumento dei controlli sui luoghi di lavoro con l’assunzione di nuovi ispettori, all’esclusione dalle gare pubbliche delle aziende che non rispettano le norme di sicurezza e che non applicano i contratti nazionali firmati dalle società più rappresentative sindacati, l’istituzione di una procura speciale per gli infortuni sul lavoro, l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, più poteri al RLS (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) per le attività ispettive, lo stop ai subappalti a cascata.

 
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