CALTANISSETTA. “Siamo orgogliosi di presentare oggi al CEFPAS questo progetto, sperimentato presso il reparto di Pediatria dell’Ospedale “Umberto I” di Enna, che ha come oggetto principale la collaborazione tra il pediatra e lo psicoterapeuta dell’età evolutiva e l’effettiva condivisione del lavoro tra i professionisti diversi operatori coinvolti nello stesso caso clinico per giungere ad una visione integrata del benessere del paziente” dichiara Roberto Sanfilippo, Direttore del Centro, in occasione del Convegno “Pediatri e psicoterapeuti dell’età evolutiva insieme in un nuovo percorso di diagnosi e cura” che si è tenuto il 24 maggio presso il CEFPAS. Presenti all’incontro: l’Assessore regionale alla Sanità Giovanna Volo e Salvatore Requirez, Direttore Generale del Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico (DASOE).
“L’obiettivo della giornata è poter condividere la nostra esperienza con i pediatri delle altre ASP siciliane e con le figure istituzionali responsabili dei cambiamenti strutturali della sanità pubblica. Ci auguriamo che il convegno possa promuovere un’azione formativa che permetta ad altri colleghi di poter acquisire e applicare il metodo di lavoro da noi sperimentato, per una visione nuova e più completa del paziente” spiega Anna Maria Millauro, Pediatra, Primario della Pediatria dell’Ospedale “Umberto I” di Enna che aggiunge “Il percorso più efficace coinvolge le figure istituzionali invitate al congresso a comprendere, accogliere e promuovere questo progetto, al fine di creare le possibilità giuridiche per un cambiamento verso un nuovo visione del paziente”.
A presentare i risultati emersi dallo studio, frutto dell’accordo di collaborazione tra il CSMH di Palermo, il CEFPAS e l’ASP di Enna – attraverso il suo Dipartimento di Pediatria e il Dipartimento Materno Infantile -, è Lara Di Venti, psicologa e psicoterapeuta dell’Ospedale età evolutiva, modello Tavistock, CSMH di Palermo: “A differenza di quanto ci aspettavamo riguardo alle possibili resistenze da parte dei piccoli pazienti ricoverati e dei loro genitori, lo psicoterapeuta, figura nuova per il reparto, è stato accolto soprattutto bene dai pazienti e da le loro famiglie. Più difficili da quantificare, durante i giorni della mia presenza in corsia all’ospedale di Enna (due mattine a settimana), i colloqui avuti con pazienti e genitori, a volte motivati da segnalazioni di pediatri, a volte generati dal fatto stesso che ero lì presentarmi a loro nelle camere o nella sala giochi, altri orari richiesti dagli stessi genitori. Colloqui che non sempre hanno avuto possibilità di una certa continuità nei giorni successivi, proprio a causa della mia presenza non costante rispetto ai tempi previsti dai vari ricoveri”.
Altra importante innovazione del progetto è stata l’attivazione di un ambulatorio psicologico al quale i pazienti venivano indirizzati anche attraverso la lettera di dimissioni, a seguito della richiesta dei pazienti di continuità dei colloqui con lo psicoterapeuta. “I servizi pubblici dedicati allo sviluppo psicologico dei bambini e degli adolescenti sono spesso sommersi da richieste di accertamenti e diagnosi, le liste di attesa sono lunghissime e la priorità viene data ai casi di disagio già evidente e conclamato. Credo sia fondamentale per il benessere dei più piccoli che gli adulti che si prendono cura della loro crescita (familiari e professionisti) sappiano confrontarsi, per arricchire i loro punti di vista, generando una visione quanto più completa possibile. , virtuoso e benefico per uno sviluppo quanto più sano possibile. delle nuove generazioni” continua Lara Di Venti, psicologa e psicoterapeuta dell’età evolutiva, modello Tavistock, CSMH di Palermo.
Maria Luisa Mondello, psicologa e psicoterapeuta dell’età evolutiva, modello Tavistock, Presidente del Centro Studi Martha Harris di Palermo, parla dell’importanza dell’approccio multidisciplinare dato dalla collaborazione tra lo psicoterapeuta dell’età evolutiva e il pediatra: “Senza rinunciare alla specificità del percorso Dal punto di vista medico e psicologico, appare opportuno che accanto al bambino e ai genitori si possano intrecciare competenze nutrite dalla specificità professionale del pediatra e dello psicoterapeuta dell’età evolutiva, per cogliere congiuntamente le tendenze di crescita sia in funzione di supportare percorsi e pratiche validamente funzionali ad un buon progresso, che, in una prospettiva di comprensione diagnostica e di cura integrata, sia in grado di cogliere appieno le condizioni patologiche e problematiche”.