“L’obiettivo primario è consolidare la categoria, qui abbiamo una proprietà ambiziosa che ci darà la possibilità di rafforzare la squadra” – .

“L’obiettivo primario è consolidare la categoria, qui abbiamo una proprietà ambiziosa che ci darà la possibilità di rafforzare la squadra” – .
“L’obiettivo primario è consolidare la categoria, qui abbiamo una proprietà ambiziosa che ci darà la possibilità di rafforzare la squadra” – .

MODENA FC, PRESENTAZIONE DEL NUOVO DS ANDREA CATELLANI

“Sono davvero felice, voglio ringraziare il presidente e la società, oltre a tutti i collaboratori del settore giovanile. Ringrazio anche Davide Vaira che mi ha voluto qui e mi ha aiutato tanto: ho questo po’ di delusione, ma sono convinto che anche lui sarebbe felice. Questo è il traguardo più stimolante da quando ho smesso di giocare, sento grande vicinanza da parte di tutti, ho grande adrenalina ed entusiasmo per affrontare il nuovo ruolo.

Il primo pensiero che ho avuto quando ho ricevuto la proposta di diventare direttore sportivo è stato cosa sarebbe successo al nostro settore giovanile. Da quando sono arrivato non ho dormito la notte per far crescere il nostro movimento. Il primo pensiero è stato quello di trovare continuità al progetto del settore giovanile. Non sarei coerente se non pensassi che la tutela di ciò che è stato fatto è al primo posto nei miei pensieri. L’idea è quella di avere un manager veramente indipendente che abbia già esperienza. Poi ho pensato a tutelare il lavoro che è stato fatto da Davide Vaira, cercando ovviamente di portare anche le mie idee.

Terzo ruolo a Modena? Sono emozioni amplificate, è innegabile che il ruolo di direttore sportivo abbia un peso maggiore rispetto a quello di responsabile del settore giovanile. Non ci ho pensato neanche un secondo perché penso di avere tutte le possibilità per dare il massimo come professionista, non solo per la proprietà, ma anche per un fatto umano e popolare.

Bisoli? La proprietà mi ha dato modo di valutare e abbiamo convenuto che Bisoli era la persona perfetta, rappresenta la sicurezza, la continuità e il porto sicuro di cui hanno bisogno tutte le componenti modenesi. Non c’è mai stato altro nome che Bisoli e abbiamo già iniziato a programmare la prossima stagione. Siamo entrambi emiliani e questo ha fatto nascere un grande feeling naturale. C’è una grande discussione e abbiamo le idee chiare in testa. Per un direttore sportivo è fondamentale conoscere le esigenze dell’allenatore. Dobbiamo trovare coesione tra tutte le componenti. Dobbiamo ricreare quella magia e quella coesione che rendono difficile a chiunque giocare a Modena: quello che è successo all’Atalanta. L’allenatore si adatta a quello che ha: la rosa deve essere completata in alcuni ruoli, come terzini, attaccanti, difensori. Dobbiamo portare 4-5 giocatori che non siano pedine, ma siano importanti. Poi vogliamo aggiungere un paio di buoni giocatori che servono per il gioco di mister Bisoli. Non c’è fretta e non dobbiamo commettere errori.

Obiettivi? Conosciamo la Serie B, l’obiettivo primario è consolidare la categoria, trovando la salvezza il prima possibile. Poi ho la certezza che abbiamo una proprietà che non si tirerebbe indietro se ci fosse la possibilità di fare di più. Otteniamo la salvezza il prima possibile e poi cerchiamo di ottenere qualcosa che tutti sogniamo. L’idea è quella di creare una squadra importante che ci faccia divertire.

Mercato? In altri club si fanno prima le uscite e poi gli arrivi, qui abbiamo una proprietà ambiziosa che ci dà la possibilità di rinforzare la squadra. Per le uscite non mi preoccupano: i giocatori che non faranno parte della squadra sono appetibili sul mercato e sono sicuro che questa non sarà una questione critica. Abbiamo le idee chiare, ma è molto presto. Dovremo avere pazienza e valutare tutte le situazioni con serenità ed equilibrio. La società sta facendo di tutto per permettermi di dare il massimo. Ho la fortuna di conoscere bene il mondo del calcio giovanile dove ho lavorato negli ultimi sette anni. Consolati sarà al mio fianco anche per gestire il passaggio dei giocatori tra il settore giovanile e la prima squadra.

Portieri? Dal mio punto di vista è un reparto che forse non verrà nemmeno toccato. Dovremo parlare con Seculin e Vandelli che sono in scadenza, ma è un reparto che mi soddisfa. Ho molta fiducia in Gagno, che può dare tanto alla squadra. Anche Seculin si è dimostrato affidabile.

Giocatori che arrivano in prima squadra dopo la Primavera? Ha esordito anche Oliva, c’è grande considerazione. Ghilani e Olivieri hanno contratti da professionista. Devo anche capire quanti giocatori avrà la prima squadra, ma questi sono alcuni dei profili più interessanti, come altri.

Giovane? Sicuramente avere prestiti da squadre più grandi è una possibilità. Ci proveremo: possono rappresentare un valore aggiunto e una sorpresa. Cercherò di rendere la squadra più funzionale possibile: non mi interessa portare giocatori di 31-32 anni per sentirmi dire bene”.

 
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