Nichi Vendola incontra il Sunia-Cgil Calabria – .

Sono sempre più numerose le famiglie che lottano per il diritto a una casa dignitosa, per questo il Sunia-Cgil ha lanciato un appello, in difesa del diritto a vivere in Italia e in Europa, ai candidati alle elezioni europee, alla partiti politici e rappresentanti delle istituzioni. Il sindacato degli inquilini invia così agli interlocutori, insieme al documento nazionale, una richiesta di incontro per discutere di politiche abitative e chiedere loro di impegnarsi a sostenerle e portarle avanti.

In Calabria i primi a rispondere all’appello sono Nichi Vendola, il segretario regionale di Sinistra Italiana, Fernando Pignataro, i candidati alle elezioni europee di Alleanza Verdi e Sinistra, Maria Pia Funaro e Gerardo Pontecorvo che, a Reggio Calabria, ha incontrato una delegazione del sindacato degli inquilini.

Francesco Alì, segretario generale del Sunia-Cgil Calabria, illustra il documento: “Sappiamo che le iniziative prese dal Parlamento europeo possono influenzare le politiche dei governi. Abbiamo in corso un proficuo dialogo con le Organizzazioni Sindacali, a partire dallo IUT e dalle Organizzazioni che a livello europeo si occupano della questione casa da parte degli inquilini, dei senzatetto, dei piccoli proprietari e di quel vasto mondo di precari, studenti, operai , migranti, donne e uomini a basso reddito che hanno diritto ad un alloggio dignitoso e che, in Italia e in Europa, sono sottoposti a processi di emarginazione. Parliamo anche con candidati e partiti perché riteniamo fondamentale che il tema del diritto all’abitare sostenibile, troppo spesso sottovalutato, riceva un’adeguata attenzione nella prospettiva dell’Europa sociale e dei diritti”. Inoltre, “consideriamo indispensabile il processo di riduzione dei consumi energetici e dei rifiuti che colpisce il patrimonio edilizio residenziale pubblico e privato, come previsto dalla recente direttiva votata dal Parlamento Europeo e che tenga conto della necessità di sostenere in questa transizione assolutamente necessaria, i piccoli e medi proprietari che rappresentano una parte significativa della proprietà immobiliare del nostro Paese. Altro aspetto centrale è quello della rigenerazione urbana che deve essere recuperata anche a livello sociale e ambientale per dare risposte a chi una casa non ce l’ha. Abbiamo bisogno di più rifiuti terrestri”. Prima di consegnare simbolicamente il documento, Alì ha sottolineato: “Vivere senza casa è da sempre sinonimo della convivenza di tante povertà: materiali, economiche, affettive, relazionali e progettuali che generano sofferenza psicofisica, insicurezza, emarginazione. Ma l’accesso all’abitazione è componente essenziale di una serie di valori strettamente legati al pieno sviluppo della persona umana tutelati dalla Costituzione: famiglia, scuola, salute e lavoro, nessuno dei quali sarebbe concepibile senza il presupposto della una casa per vivere nelle ragioni vi invitiamo a firmare e sostenere anche i quattro quesiti referendari della CGIL sul lavoro che va tutelato come diritto costituzionale. Deve quindi essere sicuro, dignitoso, ben retribuito e stabile”.

Nichi Vendola impegnato a sostenere il documento: “C’è una domanda molto forte di edilizia residenziale pubblica – ha sottolineato – necessaria per rispondere a situazioni di disagio. L’obiettivo di una casa dignitosa e sicura è un elemento essenziale per uno sviluppo più equo che superi le sane disuguaglianze non più accettabili. Occorre riqualificare le periferie, offrire prospettive di autonomia ai giovani, garantire una vita dignitosa agli anziani. La questione abitativa si interseca con la questione strategica della rigenerazione dei quartieri. Occorre aumentare la disponibilità di alloggi, ma questo si può fare soprattutto attraverso il recupero del patrimonio inutilizzato, senza nuovi sprechi di territorio, attraverso la rigenerazione di aree abbandonate e degradate, talvolta anche simbolicamente rilevanti come quelle sottratte alla criminalità organizzata ”.

 
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