COLDIRETTI PUGLIA, TRASPORTO ACQUA DALLA BASILICATA; LA SECCA INVADE IN PUGLIA -139MLN DI METRI CUBI – PugliaLive – Quotidiano d’informazione online – .

Invasi secchi in Puglia dove mancano 139 milioni di metri cubi d’acqua, mentre l’approvvigionamento idrico in provincia di Taranto è a singhiozzo con campi secchi e colture a rischio dalla frutta agli ortaggi ai seminativi. È quanto riferisce Coldiretti Puglia, che evidenzia gli effetti della mancanza d’acqua sulla produzione agricola, ma anche sull’allevamento del bestiame con gravi inefficienze a cui gli agricoltori fanno fronte ricorrendo alle autocisterne con un notevole aumento dei costi.

“Non possiamo più contare le segnalazioni che facciamo ogni giorno affinché l’acqua arrivi e al momento giusto. Dovrebbero essere forniti ogni giorno 1000 litri d’acqua dal bacino di San Giuliano in Basilicata, che spesso non arriva affatto e l’erogazione o appare a singhiozzo o non viene attivata del tutto”, denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo , sottolineando che “Nei campi c’è una prolungata siccità che si manifesta già dallo scorso inverno e non c’è stata alcuna programmazione da parte del Consorzio di bonifica. Allora i campi seccano e i raccolti muoiono, la pianificazione dell’approvvigionamento idrico deve necessariamente essere rivista dal Consorzio”, aggiunge il presidente Cavallo.

Ma Coldiretti Puglia torna a denunciare lo scenario di crisi idrica causata dalla siccità, anche per lo stato dei pozzi malfunzionanti e difettosi o a metà servizio per mancanza di personale, per cui sollecita l’ARIF a ripristinare immediatamente il funzionamento dei pozzi artesiani nell’agro di Noci, a Toritto e Palo del Colle.

“Serve una diversa pianificazione del ‘risorso acqua’ perché la gestione dell’irrigazione, soprattutto in questo periodo in cui le colture hanno bisogno di acqua per crescere, è un fattore fondamentale per l’agricoltura e la zootecnia, per la tutela delle produzioni e dei redditi e va affrontata con la massima attenzione ed efficienza”, dichiara il consigliere regionale Pietro Piccioni sottolineando che “è necessario un piano infrastrutturale per la realizzazione di piccoli bacini che raccolgano tutta l’acqua piovana che va perduta e la distribuiscano quando ce n’è poca ai fini idrici, irrigazione e regolazione ambientale”.

In Puglia le aree a rischio desertificazione sono pari al 57% del territorio regionale – aggiunge Coldiretti Puglia – a causa dei persistenti e frequenti fenomeni di siccità, dove l’89% della pioggia che cade viene persa a causa di carenze infrastrutturali e di reti vaglio. Uno spreco inaccettabile per un bene prezioso anche alla luce dei cambiamenti climatici che – prosegue la Coldiretti – stanno modificando profondamente la distribuzione e l’intensità delle precipitazioni anche sul territorio nazionale.

Occorrono – sostiene la Coldiretti – interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclo dell’acqua, campagne di informazione ed educazione sul corretto uso dell’acqua e un piano infrastrutturale per la creazione di bacini che raccolgano tutta l’acqua piovana che si perde e la facciano distribuire quando ce n’è poco. Gli agricoltori – conclude la Coldiretti – stanno facendo la loro parte con l’impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche con ricerca e innovazione per lo sviluppo di colture a basso fabbisogno idrico.

 
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