Lunedì 3 giugno l’attrice sarà all’Università IULM di Milano Vittoria Schisano e il regista e sceneggiatore Ivan Cotroneo ha presentato la nuova serie Netflix «La vita che volevi». Si tratta di un progetto unico nel suo genere, in quanto è la prima serie TV italiana ad avere come protagonista una donna transgender.
«La vita che volevi è nata dal desiderio mio e di Monica Rametta, che è co-ideatrice insieme a me della serie, di collocare una donna Amab (termine usato per indicare una persona a cui è stato assegnato il sesso maschile alla nascita, ed). Abbiamo sentito un vuoto e il bisogno di far luce su un personaggio T, che ha effettuato la transizione.
Questa è anche la prima volta che viene una donna transgender rappresentato con “dignità” come sottolineato più volte sia da Cotroneo che da Schisano, che hanno confessato di aver rifiutato molti ruoli negli ultimi dieci anni per film e prodotti televisivi che continuavano a proiettare le donne Amab sulla base di stereotipi e pregiudizi, che in tutti questi anni non hanno fatto altro che creare “una cultura misogina, ignorante e aculturale, che ha fatto solo danni” ha sottolineato l’attrice.
«Spero che in futuro ci sia più attenzione a questo segmento di società che ho descritto – conclude Cotroneo – come a tutti gli altri che restano esclusi dalla narrazione. Perché chi esclude, come è successo finora, esercita la censura».
La vita che volevi è un prodotto diviso in sei episodi che racconta la storia di Gloria, una donna Amab che vive a Lecce dove gestisce una piccola agenzia turistica e vive innamorata di Fausto. Marina (Pina Turco), i suoi due figli più uno in arrivo, e due ex compagni, di cui uno violento, le hanno rovinato la serenità. Oltre all’esperienza di transizione, temi come genitorialità e il violenza di genere.
05 giugno 2024
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