Acireale piange Vincenzo Pulvirenti, morto a 32 anni “La malattia non ti ha mai tolto il sorriso” – BlogSicilia – .

Un’altra vita spezzata da una malattia, è Vincenzo Pulvirenti, 32 anni, scomparso la mattina del 5 giugno ad Acireale. Una passione per lo sport che lo ha portato a diventare arbitro da giovanissimo per le partite del Granata, società calcistica con sede nella sua città d’origine e, successivamente, portiere. Era conosciuto da tutti come “sempre ragazzo sorridente e umile”, combatteva da anni contro una terribile malattia. “Era uno sportivo esemplare”, dicono di lui, amava trasmettere ai bambini la sua passione per lo sport. L’intera comunità catanese si unisce al cordoglio.

La memoria sui social

Sui social si riversa un fiume di messaggi di cordoglio in ricordo di quel ragazzo che amava lo sport e la vita, conosciuto e apprezzato per la sua gentilezza e la sua positività: “Ora tocca a me dirtelo, sei uno spettacolo… hai lottato tanto con i miei fratelli, hai dimostrato a tutti che nella vita bisogna lottare senza sosta… hai dato tanto alla tua famiglia, ai tuoi amici e a tutti. Sei sempre con noi Vincy, avrei voluto vivere più momenti con te, anche quando stavi male sei riuscito a non farcelo sentire… Adesso non ti resta che seguirci… Ti amerò sempre nel mio cuore, Mi manchi già… Ciao” ​​– scrive la cognata – .

In molti ricordano la lunga battaglia che Vincenzo dovette affrontare contro la malattia. Il ricordo del “Comitato Acireale”: “Un’altra notizia, che non avremmo mai voluto dare. Oggi all’età di 32 anni il nostro muore su questa terra Vincenzo Pulvirenti. Eri il nostro fiore all’occhiello…. Ti sei avvicinato al CSI giovanissimo… Ti abbiamo lanciato subito: il progetto Nazionale Under Arbitri era tuo. Hai avuto l’onore di rappresentarci alle finali nazionali… Avevi nel cuore la passione per il calcio a cinque, per i bambini, per il CSI. Ti abbiamo sempre apprezzato per il tuo amore verso i più piccoli, che hai educato attraverso lo sport, a cominciare dal tuo piccolo Piano D’Api. Il tuo servizio come arbitro dell’associazione ha dovuto essere interrotto a seguito della tua malattia, che non ti riguarda permesso più che fare tutto ciò che amavi di più; ma non ti sei mai arreso, hai lottato sempre a testa alta, con dignità e con quel sorriso che ci riempiva di te. Lascia correre i bambini nel cielo, porta il tuo sorriso e non dimenticare di portare con te il calcetto, sempre in braccio, il quaderno e il fischietto. Ti ricorderemo come un esempio vivente di servizio incondizionato. Fai buon viaggio e riposa in pace.”

Poi, anche i messaggi degli amici più cari e dei compagni di squadra: “Ciao fratello, l’unica consolazione che mi do è che non soffrire anzi, mi piace ricordarti così sorridente e con la forza d’animo che ti ha sempre contraddistinto. Anche se non stavi bene hai sempre avuto un pensiero e anche la forza per seguirci a giocare. Ti amo tanto”.

Un altro compagno lo ha voluto ricordare così: “Freddo, pioggia, tempesta, eri sempre lì con noi.. abbiamo passato i venerdì più belli della nostra vita in tua compagnia.. sempre pronto a risolvere i problemi. i problemi del nostro gruppo e giocano con noi quando mancava qualcuno, quasi sempre. È stato un piacere conoscerti. Grazie di tutto”.

 
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