Prosegue per tutto il mese di giugno la missione archeologica dell’Università degli Studi di Parma presso la Villa di Teoderico a Galeata.

Prosegue per tutto il mese di giugno la missione archeologica dell’Università degli Studi di Parma presso la Villa di Teoderico a Galeata.
Prosegue per tutto il mese di giugno la missione archeologica dell’Università degli Studi di Parma presso la Villa di Teoderico a Galeata.

Parma, 5 giugno 2024 – Per tutto il mese di giugno sarà in corso l’annuale missione archeologica dell’Università di Parma alla Villa di Teoderico a Galeata sotto la direzione e la responsabilità scientifica di Alessia Morigi. La direzione del cantiere è assistita da Filippo Fontana E Letizia Aldrovandi e quello del laboratorio dei materiali Gloria Bolzoni.

L’area archeologica vede la straordinaria presenza, nei pressi della città romana di Mevanioladi un grande villa romana repubblicana che si sviluppò in età augustea e poi imperiale con settori residenziali e aree riservate alla produzione. Su questa prima struttura sorse in età tardoantica l’ villa del re Teodorico con spazi importanti, architettura ambiziosa movimentata da padiglioni mistilinei, ricchissime decorazioni in mosaico policromo e foglia d’oro di origine ravennate, all’altezza di una residenza regale.

Gli scavi, dopo le prime esplorazioni da parte dell’Istituto Archeologico Germanico nel 1942, proseguono da oltre 25 anni. Quest’anno le indagini saranno finalizzate a perfezionare lo scavo dell’area al fine di progettare nel suo insieme la grandiosa ed estesissima grande villa di re Teodorico in vista dei festeggiamenti teodorici del 2026. La tradizionale indagine stratigrafica e la documentazione dell’attività di cantiere e studio dei materiali emersi è stato integrato negli anni da esperienze di rilievo con droni, fotogrammetria digitale, geoarcheologia, spettroscopia applicata ai materiali archeologici, realtà aumentata, GIS, con un focus che quest’anno riguarderà anche il settore paleo-idrogeologico del settore grazie alla collaborazione con Idrogeocentro dell’Università di Parma.

La campagna di scavo e documentazione 2024, utilizzabile anche come stage interno, vede la partecipazione di 20 studenti del Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università degli Studi di Parma (DUSIC) provenienti dai corsi triennali di Lettere e di Beni artistici, librari e di intrattenimento, dai corsi master di Lettere classiche e moderne e di Storia e critica delle arti e dello spettacolo, dal dottorato di ricerca in Scienze filologico-letterarie, storico-filosofiche e artistichementre studentesse e dottorandi di altri Dipartimenti saranno presenti a Galeata per quanto di loro competenza.

La missione archeologica opera sotto il regime di Concessione MiC (Ministero dei Beni Culturali) all’Università di Parma e nell’ambito dell’Accordo Quadro tra Università di Parma e Comune di Galeata, che sostiene finanziariamente l’apertura del cantiere e la partecipazione degli studenti. Le attività sono promosse da Programma SFERA Spazi e Forme dell’Emilia Romagna Antica in collaborazione con la Società Romagnola di Studi. Le azioni sono organizzate in coordinamento con il funzionario archeologico Romina Pirraglia della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. La presenza degli studenti è garantita dal Centro Servizi di Igiene, Igiene e Sicurezza sul Lavoro dell’Ateneo, che ogni anno organizza corsi per l’accesso in sicurezza al cantiere. La catena amministrativa che ha reso possibile lo scavo ha visto l’interfaccia tra il Nucleo Relazioni Territoriali e Impegno Pubblico, il Dipartimento DUSIC, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

I risultati scientifici degli scavi, acquisiti anche in collaborazione con fisici e geologi, sono stati diffusi nel corso del 2017 ad oggi venti pubblicazioni tra cui monografie, articoli su riviste scientifiche e di primo livello, capitoli di libri, atti di convegni nazionali e internazionali, cataloghi di mostre; i reperti sono stati accolti dall’esposizione permanente organizzata d’intesa con il Comune di Galeata e la Soprintendenza territoriale nel locale museo archeologico.

L’inaugurazione e l’apertura al pubblico dell’area archeologica è prevista da parte dell’Università di Parma in occasione delle celebrazioni teodoriche del 2026.

 
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