BARI – Questa mattina, mercoledì 5 giugno, gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Bari hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Bari, su richiesta di questa Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di dal donna che, la sera dello scorso primo aprile, era alla guida dell’auto a bordo della quale Raffaele Capriati, detto Lelloesponente dell’omonima cosca mafiosa, rimasto vittima di un agguato mortale a Bari – Torre a Mare.
L’indagato è responsabile dei reati di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco in luogo pubblico, commessi con l’aggravante di mafia.
I fatti traggono origine dalla complessa e peculiare attività investigativa strutturata nelle fasi immediatamente successive all’omicidio di Raffaele Capriati, quando gli investigatori della Squadra Mobile hanno potuto accertare che la vittima era in possesso di una pistola, caduta dal corpo ormai senza vita, mentre il personale medico tentava di rianimarlo.
L’arma, nella circostanza, è stata abilmente recuperata dalla donna interessata dall’odierna misura cautelare, la quale, in attesa del trasferimento della vittima sull’ambulanza, sempre alla guida della propria autovettura, si è allontanata dal luogo del delitto con la pistola al seguito, impedendone il successivo ritrovamento.
Le dichiarazioni rese dai testimoni oculari dell’evento sono state fondamentali per la ricostruzione dei fatti. La donna è stata portata in carcere.