Due codognoni raggiungono il traguardo del raid motonavale di Pavia – .

È soprannominata, con iperbole, la “Parigi-Dakar” della motonautica. E tra piloti e copiloti arrivati ​​da tutta Italia e dall’estero, hanno partecipato a questa grande impresa sul fiume anche due cittadini di Codogno: Paolo Vignati, 49 anni, coadiuvato da Angelo Scarpa di Terranova, e Umberto Marinoni, 50 anni vecchio, insieme al padre Francesco, 72 primavere. Domenica 2 giugno, infatti, la Pavia Powerboating Association, in collaborazione con la Venice Powerboating Association, ha organizzato, sotto l’egida della Federazione Italiana Motonautica, la 71esima edizione del Pavia Venice International Powerboat Raid, con partenza da Pavia e arrivo ai cancelli di Venezia, in località Porto Viro (non è stato possibile entrare a Venezia come previsto a causa dell’allerta meteo). Erano 148 gli equipaggi in gara: italiani, appassionati arrivati ​​dalla Gran Bretagna, dalla Finlandia, dagli Emirati. Ma solo 69 riuscirono a completare l’intero percorso: 413 chilometri dal Ticino alla Laguna di Venezia, passando per il ponte della Becca, il Po e l’Isola Serafini, tra livelli d’acqua altalenanti, anse, diramazioni nell’acqua. Tra questi si sono distinti anche i codognini: Vignati si è piazzato 43° assoluto e quarto di categoria; Marinoni, 27esimo nella classifica generale e settimo di categoria. D’altronde sono di Codogno e la città di Codogno vanta il titolo di “Miglior Comune Europeo per lo Sport 2023”. La vittoria quest’anno è però andata a Guido Cappellini, pilota del team AbuDhabi Marine Sports.

 
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