Mucci e Gnocchi, Forza Italia e OCG si incontrano sul futuro dell’ospedale di Gallarate – .

“Qualche settimana fa abbiamo concordato di incontrare Forza Italia e il suo commissario Nicola Mucci”.
Massimo Gnocchi
riserviamo la fine dell’intervista per far emergere la vera notizia, sull’ospedale di Gallarate: incontro tra Forza Italia – parte della maggioranza – e il lista civica (minoranza) Obiettivo Comune Gallarate. Un passo tutt’altro che scontato, che secondo Gnocchi dimostra che “la partita non è ancora finita” sull’ospedale unico.

È una notizia che esce mentre si parla delle novità sull’iter dell’ospedale, con quell’annuncio delle risorse in arrivo dalla Regione Lombardia.

Come commenta Gnocchi la delibera regionale sull’attuazione dei progetti sanitari e in particolare sul nuovo ospedale di Busto-Gallarate?
«Non è ancora stato pubblicato quindi mi sto ancora chiedendo non è una conferma che i soldi a rischio (i 220 milioni dallo Stato ex art. 20 legge 67/88) siano stati ritrovati perché con la mancanza di 1,2 miliardi di fondi PNR missione 6, al momento non risulta che è garantita l’invarianza finanziaria in quanto è necessario rifinanziare i fondi ex art. 20 qualcosa di cui non si avevano notizie. In ogni caso aspettiamo di leggerlo e comunque la partita è aperta”.

L’OCG non intende fermare l’azione ed è anzi convinto che attorno a Palazzo Lombardia e al Pirellone ci sia una dose di tattica. «Questo comunicato, sette giorni prima del voto, mi sembra un messaggio politico rassicurante. Il che è legittimo, ma credo che come hanno detto anche candidati autorevoli, come Mantovani per Fdi, sia un errore chiudere soprattutto Gallarate. E la petizione trasversale lo ha segnalato bene dopo la massiccia manifestazione di un anno fa proprio davanti all’Abate di San Antonio”.

La grande manifestazione dell’8 giugno 2023. Erano presenti anche alcuni rappresentanti di Forza Italia

«E poi queste sciocchezze di parlare di un ospedale nuovo e non unico si sono stancate» Perché non ti piace la definizione? Non sarebbe una novità? «Sarebbe sì, ma sarebbe decisamente unico e non solo la gente non vuole questo ma nemmeno le stesse carte che finora sono rimaste coperte riguardo al destino dell’ospedale che smantella e per questo la mozione del GCO mira dritti all’obiettivo dell’Accordo di Programma sul destino dell’area. Che per noi deve avere una significativa destinazione socio-sanitaria pubblica con il mantenimento delle attività sanitarie essenziali e ambulatoriali della città che attualmente sono totalmente inesistenti nel progetto del singolo ospedale. Insomma, l’ospedale di Gallarate non deve chiudere e il voto sulla mozione servirà a chiarire chi ha davvero a cuore il futuro della città e chi no. Ci tengo a precisare che la nostra iniziativa segue il ricorso è ancora in attesa del pronunciamento della commissione sanitaria regionale avrà ancora anche un dibattito a livello regionale che non potrà che contribuire a raggiungere quel risultato che tanti cittadini hanno chiesto alla politica”.

«Mi risulta che anche in Regione si terrà un dibattito simileNon posso dire altro” si difende Gnocchi. “Ciò che conta è il risultato che spero ci sia”.

Cosa ne pensi del ricorso contro il progetto? «Io personalmente e altri di OCG abbiamo dato un piccolo contributo economicoo la sua elaborazione perché al di là della scelta politica sbagliata, permangono le criticità del progetto stesso, a partire dalla sua difficilissima accessibilità e non solo come ampiamente denunciato dai 45 provvedimenti allegati al decreto 6665 sulla Vas”.

A Gallarate, però, su questa posizione la maggioranza è unita… «Poco più di un anno fa il movimento sull’ospedale è arrivato identico a quello presentato un anno prima votato anche da una forza di maggioranza».

Ed è qui che si apre una breccia che poteva sembrare secondaria, ma che a distanza di un anno – racconta Gnocchi – ha prodotto un dialogo inaspettato: «Secondo la logica di OCG ritiene che il futuro del nostro Ospedale San Antonio Abate sia tutt’altro che deciso . Qualche settimana fa avevamo concordato di incontrare Forza Italia e il suo commissario Nicola Mucci anche su questo temaper cui concediamo loro “un’apertura di credito”, perché hanno dimostrato, a parole, ma speriamo di vederlo presto anche concretamente, di non restare indifferente alla grande risposta popolare della petizione da oltre 13mila firme per salvare i servizi essenziali e ambulatoriali di Gallara”.

Certo, un incontro tra una forza di minoranza e una forza di maggioranza, su un tema specifico e molto dibattuto, è tutt’altro che un passo secondario.

Gnocchi non ha paura di aprirsi al dialogo e lo ribadisce: «L’ospedale di Gallarate è la principale priorità per la nostra città e noi dell’OCG percorreremo ogni strada per risparmiare il più possibile i servizi attivi per tutti i gallaresi e per tanti cittadini dei comuni limitrofi”.

 
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