le sfide di Firenze, Prato e Livorno. In gioco c’è la Toscana – .

le sfide di Firenze, Prato e Livorno. In gioco c’è la Toscana – .
le sfide di Firenze, Prato e Livorno. In gioco c’è la Toscana – .

Firenze, 8 giugno 2024 – Qualunque cosa accada, niente sarà più come prima. Là Toscana porta alle urne 185 comuni su 273 (67,8%) di cui 34 su 15mila abitanti. Si distinguono le sfide di Firenze, Livorno e Prato. Ma anche di Piombino E Empoli. E per la Regione che va al voto tra un anno (con possibile rinvio a inizio 2026) è una super prova. O meglio, un crash test. Riuscirà la roccaforte del centrosinistra “confinata” nelle città più popolose a difendersi dall’attacco dei candidati (civici e non) legati al centrodestra? Riusciranno le tre capitali del Pd a mantenere la tradizione politica minata solo in pochi casi (Prato, 2009 e Livorno, 2014)? Il centrodestra aggiungerà altre bandiere blu allo scacchiere toscano per provare a dare una spinta definitiva al governo della Toscana dopo il tentativo del 2020 e la conquista di tanti capoluoghi di provincia e comuni simbolo?

La partita del triangolo Fi-Po-Li è la finale prima della Supercoppa. Il motivo è fin troppo chiaro: a Firenze elettori nelle politiche precedenti si avvicinavano ai 200milaIL elettori Prato chiamati al voto sono 132milapiù o meno come quelli Livorno. La somma costituisce la piattaforma decisiva per orientare in un modo o nell’altro il destino della regione Toscana.

Ma non solo. Il triangolo Fi-Po-Li ha i vertici fondamentali nella mappa locale e nazionale. Soprattutto Firenze. Significativo di per sé, un caso nazionale ancora di più in questa tornata elettorale, pensando a quanto accaduto in queste settimane di trattative. Niente primarie per il Pd E coalizione di centrosinistra. Attriti con gli alleati. A differenza della maggioranza della Regione (governatore Giani) e di quella dell’ultimo mandato Nardella a Palazzo Vecchio, Le strade del Pd e di Italia Viva non si sono mai incrociate in volata per le elezioni comunali del ’24.

Renzi da un lato con il suo candidato sindaco Stefania Saccardi (consigliere regionale e vicepresidente della Toscana), l’ PD d’altro canto, costretto a difendere la candidatura di Sarà Funaro, consigliere uscente della giunta Nardella, benedetto anche dal segretario Schlein, nipote dell’ex sindaco Bargellini che ha fatto la storia di Firenze. Nella fase preelettorale, il scissione interna: Cecilia Del Rela consigliera estromessa, ha realizzato la sua lista (Firenze democratica) capace di sottrarre un tesoro di voti tra centro e sinistra.

Il centrodestra dopo la sconfitta di cinque anni fa (Bocci si fermò al 24,8%) tutto cambiò. La svolta sostenuta in primis da Fratelli d’Italia ha riportato in scena l’ex direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt. Due strategie: campagna elettorale compressa in poche settimane con modalità porta a porta ed elevazione della caratteristica civica al massimo potere tenendo i partiti, se non indietro, almeno di lato. Funaro, Saccardi, Del Re, Schmidt. E altri sei candidati tra i quali spiccano a sinistra Dmitrij Palagi E Lorenzo Masi dei 5 Stelle che si sono ritrovati con la partita in mano dopo che l’accordo con i dem è quasi crollato ai supplementari. Ipotesi finale? IL Voto FunaroSchmidt. Ma con Saccardi con una valutazione a doppia cifra. E cosa accadrà nelle prossime settimane con Italia Viva fa della bilancia? Intanto sarà finita la sfida tra Renzi e Nardella, ex amici, che si ritrovano a contendersi le preferenze per le elezioni europee.

A Livorno Valentina Barale, Alessandro Guarducci (civico che guida la coalizione di centrodestra), Costanza Vaccaro, Lorenzo Cosimi E Giovanni Pezone sfidano Luca Salvetti, sindaco uscente. In gioco ci sono le strategie per il futuro, a partire dal mega progetto Darsena Europa. Prato, città dell’infinito laboratorio di integrazione, si trova di fronte a una possibile diversificazione: sarà sempre tessile, ma sostenibile e pulita. E non solo: cultura, turismo e infrastrutture possono cucire su misura per lui un nuovo abito. Chi lo indosserà per primo? Ilaria Bugettisintesi virtuosa della lotta interna del Partito Democratico, o Gianni Cenniex consigliere comunale della coalizione che per prima sconfisse il centrosinistra, che sfoggia la sua bici da corsa per le sfide più affascinanti?

 
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