Cosa succede all’istituto Verri di Busto? Dirigenti e dipendenti in fuga, lettere infuocate e famiglie preoccupate – .

Cosa succede all’istituto Verri di Busto? Dirigenti e dipendenti in fuga, lettere infuocate e famiglie preoccupate – .
Cosa succede all’istituto Verri di Busto? Dirigenti e dipendenti in fuga, lettere infuocate e famiglie preoccupate – .

Busto Arsizio (Varese) – L’ombra di un presunto uomo “Sistema Verri”. Tre presidi si sono alternati in tre anni. Il “linciaggio” e il “discredito”, secondo le parole dell’Associazione dirigenti, subiti dall’ultimo collega. Dimissioni a catena. Lettere di fuoco. Solidarietà e polemiche intrecciate. La rabbia dei supplenti. I laboratori chiusi e lo sgomento degli studenti. Una petizione delle famiglie che invoca “Giustizia e trasparenza”. Fine anno bollente all’istituto professionale alberghiero di Busto Arsizio. Il principale Barbara Pellegatta, già oggetto di intimidazioni (un testo offensivo è stato affisso all’ingresso della scuola in aprile) ha firmato le sue dimissioni il 22 maggio. Subito dopo il suo vice lasciò l’incarico, Antonella Ammirati, e il presidente del consiglio d’istituto ha fatto un passo indietro. Ora alcuni dipendenti della segreteria amministrativa hanno chiesto di essere trasferiti in altra sede.

La preside del CE di Verri, Barbara Pellegatta

Che cosa succede a Verri? La scuola sembra paralizzata da problemi burocratici. Anche un caso politico, già sollevato tavolo del sindaco Emanuele Antonelli. Facciamo un esempio: gli stipendi non pagati da mesi ai docenti non di ruolo. Sotto accusa, il preside ha ricevuto la solidarietà di 80 colleghi e dell’Associazione Dirigenti Scolastici (PNA): “Pellegatta – si legge nella lettera su Verri – ha chiesto di essere inserito partire senza paga fino alla fine dell’anno scolastico. Si conclude così una storia che lascia un forte sapore di amaro in bocca, perché il collega ha compiuto uno sforzo generoso nell’assumere la gestione efficace di uno degli istituti più importanti e complessi del busto. Sforzo che si è scontrato frontalmente per primo con il tentativo di omologarlo al sistema prevalente e, di fronte alla sua indisponibilità, tese a creare un vuoto intorno a lei, circondandola di inganni e trappole, con l’unico scopo di screditarla e sottoporla ad un palese linciaggio fatto di tazebao e volantini, vigliaccamente anonimo”. Ne parla l’Anp “Sistema Verri” e spera che prima o poi “qualcuno decida di sollevare il coperchio”. Prosegue la lettera: “Non vogliamo restare indifferenti. Le sue aspettative non chiudono la questione”.

Ora si stanno trasferendo anche i genitori degli studenti. Una petizione è online su Change.org. Titolo: “Vogliamo trasparenza”. Primo effetto: centinaia di iscrizioni. Scrivono mamme e papà: “Tutti gli alunni hanno diritto allo studio e alla fruizione dei servizi scolastici. Sono lì classi senza sostituti e studenti fragili senza sostegno e ogni anno se ne va l’attuale manager. Vogliamo capire perché i professionisti dell’Istituto Verri non vengono pagati adeguatamente e puntualmente non è possibile che il manager lavori serenamente”.

 
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