Padova. In aumento i matrimoni misti, l’anno scorso erano il 17 per cento del totale – .

Padova. In aumento i matrimoni misti, l’anno scorso erano il 17 per cento del totale – .
Padova. In aumento i matrimoni misti, l’anno scorso erano il 17 per cento del totale – .

PADOVA – Un pomeriggio interamente dedicato alle coppie e famiglie miste che vivono in città. A Padova lo scorso anno il 17% delle coppie che hanno deciso di sposarsi erano composte da almeno un cittadino straniero. Un trend che riflette come sta cambiando anche la società padovana. Proprio per fare il punto della situazione, la presentazione del libro-report “Festeggio due volte.

COPPIE MISTE

Coppie e famiglie miste in Italia, tra legami, discriminazioni, risorse”. È questo l’atto finale del progetto di ricerca del Centro Studi Confronti e dell’Associazione Italiana Famiglie e Coppie Miste (Aifcom). A seguire assisteremo all’inaugurazione e presentazione della mostra fotografica Mixed, progetto e fotografie di Mara Scampoli, a cura di Paola Riccardi e Caterina Santinello. La mostra è visitabile liberamente nel cortile pensile di Palazzo Moroni fino al 30 giugno tutti i giorni dalle 10 alle 19. L’evento offre una prima rappresentazione delle unioni miste in Italia, nate dall’incontro e dalla collaborazione tra diverse prospettive: quella della ricerca scientifica di Aifcom e Confronti e quella fotografica dell’autrice Mara Scampoli. L’evento si aprirà alle 16 in Sala Paladin con una tavola rotonda con Stefano Allievi (Università di Padova), Alberto Mascena (Responsabile scientifico AIFCOM) e Mara Scampoli (Psicologa e fotografa). Assisteremo poi alla testimonianza di coppia con Martina Stipi e Nourou Sene. Modera Claudio Paravati (direttore Confronti). Alle 18, nel cortile pensile di Palazzo Moroni, è prevista l’inaugurazione della mostra fotografica “Mixed” di Mara Scampoli.

«Siamo in una società che cambia e oggi nella città di Padova il 17,4% dei residenti ha cittadinanza straniera, 586 sono solo coloro che hanno ottenuto la cittadinanza italiana nel 2024 e più di 70 sono i ragazzi e le ragazze che al compimento dei 18 anni sono stati possono richiedere la cittadinanza italiana perché sono nati e vissuti in Italia pur essendo di origine straniera – ha spiegato ieri l’assessore ai Servizi anagrafici Francesca Benciolini – Questo ci dice che siamo in una società che sta cambiando e anche i rapporti sociali a partire dalla famiglia . Siamo partiti dalle scuole in cui abbiamo trovato ragazzi e ragazze di provenienze diverse e naturalmente man mano che cresciamo insieme è sempre più facile per le famiglie cambiare volto e per noi amarci e voler formare una famiglia con provenienze diverse”.

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Il Gazzettino

 
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