i numeri in provincia di Alessandria a inizio 2024 – .

PIEMONTE – Nel primo trimestre del 2024 il valore delle esportazioni piemontesi di beni è stato pari a 15,4 miliardi di euro, registrando un calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-2,1%), dinamica che appare tuttavia più contenuta rispetto a quella sperimentata sia a livello nazionale che dalle principali regioni esportatrici italiane. Nello stesso periodo, il valore delle merci importate è stato pari a 11,7 miliardi di euro, il 6,4% in meno rispetto al trimestre gennaio-marzo 2023, portando il saldo commerciale a +3,7 miliardi di euro, in lieve diminuzione rispetto ai 4,1 dell’anno precedente.

A livello territoriale il risultato di questi primi tre mesi dell’anno appare eterogeneo. Il capoluogo regionale, che realizza il 44,5% delle vendite totali oltre confine piemontese, evidenzia un calo del 3,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La provincia di Alessandria segna un calo del 3,7% e si conferma il terzo territorio per esportazioni a livello regionale con una quota dell’11,7%. Tra le performance negative si segnalano anche Asti, con una contrazione del 6,0% e Biella con un calo del 14,1%, mentre stabile il Verbano Cusio Ossola (0,1%). Sembrano in crescita, invece, le esportazioni di Cuneo (+2,0%), seconda provincia per incidenza sull’export regionale (17,4%), Novara con una crescita dell’1,2% e Vercelli che incrementa le sue vendite nel mondo. stranieri del 10,3%.

“In questo primo trimestre dell’anno l’export piemontese ha registrato un -2,1%, un dato in linea con quello dell’Italia (-2,8%) e del Nord Ovest (-3,4%). Un risultato comunque migliore rispetto ad altre regioni italiane tradizionalmente nostre concorrenti come Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Il calo dell’export piemontese tocca più settori, soprattutto la meccanica, i metalli, il chimico e la gomma-plastica. Anche i mezzi di trasporto – soprattutto autoveicoli e componentistica automobilistica – mostrano andamenti poco brillanti, mentre reggono i settori alimentare e tessile. Inoltre le nostre esportazioni soffrono di più sul mercato extra-UE che su quello europeo. In questo contesto è sempre più necessario promuovere le eccellenze del nostro territorio, investire in nuovi percorsi di innovazione e crescita imprenditoriale, facilitare l’accesso al credito e migliorare le connessioni materiali e immateriali fuori dai nostri confini” commentato Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte.

A livello nazionale, nel primo trimestre del 2024 le esportazioni in valore mostrano un calo del 2,8% su base annua, sintesi di dinamiche territoriali molto diverse: si nota una crescita marcata per le Isole (+8,9%) e relativamente più contenuta per il Sud (+4,3%), mentre il Nord-Est (-2,4%) e il Nord-Ovest (-3,4%) mostrano un calo e il Centro (-10,4%) una forte contrazione. In questo contesto, il Piemonte si pone come quarta regione esportatrice, con una quota pari al 10% dell’export nazionale, avendo registrato un risultato complessivamente meno negativo sia rispetto al dato italiano (-2,8%) che a quello regionale (-3,4%). Tra le principali regioni esportatrici, la Lombardia si conferma prima in valore delle vendite oltre confine, generando il 26,0% dell’export nazionale, seguita da Emilia-Romagna (13,5%) e Veneto (12,9%).

La dinamica mostrata da questi soggetti nel primo trimestre del 2024 appare più negativa rispetto al dato piemonteseIl Veneto è diminuito del 5,1%, la Lombardia ha registrato una contrazione del 3,4% e l’Emilia-Romagna ha registrato un -3,0% rispetto al primo trimestre 2023. La Toscana, invece, ha realizzato una crescita delle esportazioni del 4,4%, raggiungendo una quota sul totale nazionale. del 9,7% (era 9,0% nel primo trimestre 2023).

La contrazione delle esportazioni piemontesi, in questi primi tre mesi del 2024, ha preoccupato maggior parte delle aree di specializzazione. I mezzi di trasporto rappresentano, anche nel periodo gennaio-marzo 2024, il settore più rilevante per il commercio estero piemontese, generando poco meno di un quarto dell’export totale (23,7%). Questo settore ha registrato un calo del 2,3% dovuto principalmente al calo delle vendite transfrontaliere di autoveicoli (-5,5%) e di componentistica per autoveicoli (-2,9%), mentre i prodotti aerospaziali continuano a vivere una fase espansiva (+38,9%). L’industria meccanica si colloca al secondo posto per incidenza sull’export regionale (17,9%) e registra un calo del 2,4% rispetto al primo trimestre 2023. In terza posizione, con una quota del 13,3%, si collocano i prodotti alimentari e bevande che, in Al contrario, ha ottenuto una crescita del 4,5%. Il settore tessile evidenzia un aumento delle vendite estere del 12,9%, grazie all’ottima performance mostrata dall’abbigliamento (+29,6%) e dagli articoli in pelle (+44,0%), i prodotti tessili segnano invece una contrazione (-12,5%).
Nel periodo gennaio-marzo 2023, il bacino dell’UE-27 ha attirato il 61,6% delle esportazioni regionali, mentre il 38,4% è andato verso i mercati extra-UE-27.

Complessivamente stazionarie le esportazioni verso i mercati comunitari (-0,5%) rispetto a quanto evidenziato nel primo trimestre 2023. I mercati più importanti dell’area per le merci piemontesi si confermano quelli francese e tedesco, con quote del 15,6% e del 14,1%. Nel primo trimestre del 2023, le esportazioni dirette verso Francia e Germania hanno registrato cali su base annua superiori alla media regionale (rispettivamente -4,5% e -5,7%). La Spagna ha registrato una leggera flessione (-0,8%), mentre la Polonia, grazie alle vendite di mezzi di trasporto, ha realizzato una crescita del 18,6%. In calo Belgio (-5,5%) e Paesi Bassi (-3,4%), mentre crescono Austria (+15,9%) e Romania (+4,1%).

Le esportazioni verso i Paesi extra UE 27 hanno registrato nel complesso il calo maggiore (-4,7%) rispetto a quello segnato all’interno dei confini comunitari. Gli Stati Uniti si confermano il principale mercato di sbocco fuori dall’Ue-27, generando una quota dell’8,3% sull’export regionale, seguiti da Regno Unito e Svizzera, che assicurano il 4,3% e il 3,0% del valore totale delle vendite transfrontaliere . Negativo appare l’andamento dell’export piemontese verso il mercato statunitense (-3,7%), così come quello verso Regno Unito (-6,3%) e Svizzera (-17,9%). Risultano stazionarie le vendite dirette nel mercato cinese (-0,7%), mentre risultano in calo quelle verso Turchia (-4,7%) e Brasile (-13,6%). Tra i principali mercati extra Ue, gli unici con variazioni positive sembrano essere Messico (+9,8%) e Corea del Sud (+2,0%).

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Aprilia / Operazione DDA, arrivano le dimissioni del sindaco Lanfranco Principi – .
NEXT “Concerto d’Estate”, un viaggio musicale nell’Europa dell’Est a Firenze – .