Vaccini fantasma anti-Covid a Ferrara. Il giudice: “Ecco cosa manca”

Vaccini fantasma anti-Covid a Ferrara. Il giudice: “Ecco cosa manca”
Vaccini fantasma anti-Covid a Ferrara. Il giudice: “Ecco cosa manca”

Ferrara, 13 giugno 2024 – Primo ieri mattina davanti al giudice dell’udienza preliminare Silvia Marini, per la vicenda giudiziaria relativa ai falsi vaccini anti-Covid, somministrati a centinaia di pazienti da due medici.

L’indagine è ‘Passo Rosso’ della Guardia di Finanzache nel marzo di due anni fa portò al blitz dei finanzieri che eseguirono tre ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti della dottoressa Chiara Compagno, della collega Marcella Gennari e dell’assistente e figlia di quest’ultima Francesca Ferretti.

Accusato a vario titolo di corruzione, appropriazione indebita, frode e falsificazione per aver somministrato fantomatici vaccini anti-Covid. Ieri davanti al giudice Marini, assistito dal suo avvocato Marco Linguerri, è comparso solo Compagno, anche lui atteso in una prossima udienza. Non erano presenti né il dottor Gennari né la figlia. Entrambi assistiti e rappresentati dall’avvocato Alessandro Valenti, del foro di Bologna.

Si è invece costituita parte civile l’azienda sanitaria localecon la quale i due medici, nel periodo dei fatti contestati, avevano in essere un accordo.

Le accuse. Gli avvocati della difesa, nell’udienza di ieri, hanno chiesto alcune modifiche all’atto d’accusa: in particolare per quanto riguarda l’esatto quantitativo di sieri – forniti dall’Azienda USL di Ferrara – che sarebbero stati distrutti dai due medici, che invece avrebbero soluzione fisiologica iniettata, o niente. Comportamento per il quale vengono accusati di appropriazione indebita. Il pm Ciro Alberto Savino deve anche chiarire l’entità delle presunte corruzioni contestate nell’atto d’accusa, vale a dire le somme che venivano pagate dai pazienti per ogni singola iniezione fantasma. Vaccinazioni che poi davano la possibilità di ottenere un Green Pass falso. Una trentina di persone si sono radunate ieri mattina davanti al tribunale per manifestare la loro vicinanza ai due medici. Torniamo in tribunale il 18 settembre.

La maxi inchiesta. La prima accusa mossa è quella di peculato. Secondo la Procura i medici (in quanto medici di base accreditati presso l’Asl) e l’assistente hanno commesso il reato quando si sono impossessati del vaccino fornito dall’azienda sanitaria e lo hanno gettato invece di iniettarlo. A proposito di corruzioneSecondo la ricostruzione della Procura, i medici avrebbero intascato dai pazienti dei soldi (20 o 50 euro a seconda dei casi) per simulare l’inoculazione del vaccino e fargli ottenere un Green Pass in cambio della certificazione di una dose mai somministrata . Compagno è accusato di un solo episodio di corruzione, mentre Gennari e Ferretti sono accusati di un centinaio di casi. L’accusa di truffa è legata ai rimborsi erogati dall’Asl per l’effettuazione della vaccinazione.

 
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