tante domande e pochi posti. La delusione per la classifica nasce tra gli esclusi – .

ALESSANDRIA – Lasciate i vostri figli aasilo è indispensabile per molte madri e padri che lavorano, anche per evitare che la scelta di essere genitori costringa uno di loro, e solitamente le donne, a rinunciare al proprio lavoro. IL Dritto del nido, anche se differenziati in base all’ISEE, sono salato nella maggior parte delle città e le famiglie sperano di collocare i propri figli in uno di essi struttura pubblica Per ridurre almeno un po’ i costi. Contava per l’ingresso in un asilo nido comunale anche un padre che vive ad Alessandria e che, insieme alla compagna, ha compilato per tempo la richiesta.

Il genitore ha seguito”fedelmente“tutte le informazioni fornite da Servizio di asilo nido e ha risposto alle varie domande in un certo modo “onesto e sincero”. Nella lista provvisoria degli ammessi, la famiglia restava al di sotto della soglia che avrebbe garantito l’ingresso in una delle strutture comunali della capitale a settembre. E “all’amarezza“ aggiunse il padre “la delusione” quando ha chiesto spiegazioni agli uffici SU controlli effettuati in Comune per stilare la graduatoria. Per rispondere ad alcune domande e guadagnare punti, ha spiegato il padre, basta “un’autocertificazione”. Ogni comune fissa i propri parametri per quanto riguarda gli asili nido ma ad Alessandria, ad esempio, lavorare più o meno di 36 ore settimanali sposta una manciata di punti che però può rivelarsi decisiva quando i posti sono pochi e le domande sono tante. Il genitore avrebbe voluto avere garanzie di controlli severi. Ma così non è stato: “Mi è stato detto che non sono finiti” disse il padre. Il genitore non vuole puntare il dito contro altre famiglie ma contro una sola selezione che ha un enorme impatto sulla vita familiare e sui bilanci vorrei essere sicuro che sia “onestà da pagare”, e guadagnare posizioni in classifica.

È stata riportata la segnalazione del genitore, lL’assessore ai Servizi Educativi di Palazzo Rosso, Marina Cornara, si informa presso gli uffici e spiega di aver ricevuto una risposta diversa da quella ricevuta dal padre che ha contattato la redazione. IL controlli sulle domande “Ci sonoil consigliere assicura: “Per i lavoratori autonomi il controllo è del 100%, così come per le domande presentate da genitori con contratto di lavoro a tempo determinato”. Per il lavoratori a tempo indeterminato, i controlli ci sono invece”a caso”, ha aggiunto l’assessore: “Ma questo è ciò che prevede la legge”.

Il padre alessandrino non ha molte speranze di poter guadagnare posizioni nella classifica finale e si è già informato sui compensi delle strutture private. Dai primi calcoli dovrà pagare circa 300 euro al mese in più rispetto a quanto avrebbe pagato in un asilo nido comunale. Una spesa che sbilancia notevolmente i bilanci familiari, anche se entrambi i genitori lavorano. La carenza di posti negli asili nido pubblici non è un problema solo ad Alessandria. L’Italia resta lontana dagli standard europei e la richiesta che arriva da anni dalle famiglie di tutto il Paese è favorevole aumentare, e in alcuni casi avere, i posti disponibili negli asili nido pubblici. “ILIl Comune di Alessandria è al lavoro per aumentare i posti negli asili nido” assicura l’assessore Cornara ma, anche a livello nazionale, è necessario un intervento per abbassare le rette e in molti casi anche per conciliare, meglio, gli orari delle strutture pubbliche con le giornate lavorative dei genitori che non possono contare sul prezioso aiuto dei nonni o di altri membri della famiglia. Altrimenti il ​​nido, anche dove esiste, sarà sempre più grande”una lussuria” che sempre meno famiglie potranno permettersi, e non solo a causa dei pochi posti disponibili.

 
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