Solo il 18% degli italiani ha utilizzato il fascicolo sanitario elettronico tra gennaio e marzo di quest’anno. I camici bianchi sono inevitabilmente migliori: nello stesso periodo il 96% dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta ha effettuato almeno un intervento sulla cartella. Nelle Asl lo ha utilizzato il 74% dei medici specialisti abilitati. Questa la fotografia tratta dal monitoraggio dell’uso del fascicolo sanitario elettronico da parte di professionisti e cittadini, pubblicato dal Ministero della Salute e dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale.
I dati – secondo quanto riportato dall’agenzia Adnkronos – variano molto a seconda delle Regioni. Se nella provincia autonoma di Trento il 64% dei cittadini ha utilizzato il FSE e in Emilia Romagna il 40%, in molte regioni la percentuale è molto bassa: 2% in AbruzzoBasilicata, Liguria, Molise, l’1% in Calabria, Marche e Sicilia. In Lombardia ha utilizzato il fascicolo informatico il 23% dei cittadini, nel Lazio appena il 4%. Il dato a livello nazionale è di 3.650.878 italiani che hanno avuto accesso al FSE da gennaio a marzo 2024, ma sono già stati caricati i dati di 20.853.701 cittadini.
Al 31 marzo il 40% dei connazionali ha espresso il consenso alla consultazione della propria documentazione clinica da parte di medici e operatori del Sistema Sanitario Nazionale. Si va dall’88% dell’Emilia Romagna, all’86% del Friuli Venezia Giulia e all’85% del Veneto, all’1% di Abruzzo, Calabria e Campania. In generale, hanno detto sì alla consultazione dei propri dati 23.042.723 su un totale di 58.255.223 assistiti.