ALESSANDRIA – Lo scorso 6 giugno si è tenuta Palafijlkam Di Ostia IL Coppa Ocean Prouna competizione di jiu jitsu brasiliano “No Gi”, aperta solo ai professionisti di questa specialità. Erano consentiti tutti i tipi di leve e torsioni su piedi e ginocchia, così come le sottomissioni con torsioni cervicali. Un vero sport estremo, una prova generale e un allenamento senza esclusione di colpi in cui molti Pro Fighters hanno tentato come allenamento di wrestling preparatorio per la gabbia.
Il montepremi previsto è di 10 mila euro, stabilito dalla UIJJ/Fijlkam per il primo classificato suddiviso nelle due categorie sotto gli 80 kg e oltre. A rappresentare Alessandria c’era Alain Mashadell’Aquaelibrium Mma Studio/Carlson Gracie Team, desiderosi di provare questa esperienza Pro, forti dell’aver dominato molte delle ultime competizioni del settore a livello amatoriale e per la spiccata propensione al rischio estremo.
“Soprannominata “Alien Machine”, Masha è stata addestrata nell’attacco e nella difesa dalle prese alle gambe da tutto il nostro staff presso Carlson Gracie Alessandria” ha sottolineato il Maestro Daniele Oneto e Alex Piccinini “secondo le rigide direttive dei loro allenatori brasiliani Ari Galo e Carlson Gracie Jr di persona. I risultati non tardarono ad arrivare hanno superato ogni aspettativa. Alain è arrivato primo tra gli italiani e secondo assoluto nella sua categoria-80 kg. I suoi combattimenti e le sue finali con heel-lock erano spettacolari, appunto. L’unico sapore amaro in bocca è che solo con il primo posto si poteva ottenere il considerevole premio in denaro, vinto dal lituano Tom Smirnov, già campione ADCC Pro in carica dei Paesi Baltici, l’unico a fermare il nostro Alain “Alien” Masha sulla strada per il primo posto sul podio.
“Vedere Alain competere a quei livelli È stato eccitanteperaltro con la consueta disinvoltura” ha aggiunto il capo allenatore Alex Piccinini “Faccio i miei complimenti a Masha, al mio assistente Daniele Oneto e a tutto il team per l’ottimo lavoro svolto durante l’allenamento. A questo livello il nostro atleta può essere lì e il primo posto è stato sfiorato di poco. Non ci resta che perseverare nel nostro cammino e il risultato sarà certo.”
