“Comitati Marche e Umbria uniti. Difendiamo i nostri paesaggi” – .

“Comitati Marche e Umbria uniti. Difendiamo i nostri paesaggi” – .
“Comitati Marche e Umbria uniti. Difendiamo i nostri paesaggi” – .

Per dire no all’eolico nasce il coordinamento interregionale dei comitati, costituito qualche giorno fa in un incontro a Nocera Umbra e di cui fanno parte, tra gli altri, i comitati di Serravalle, Camerino e Pieve Torina.

L’incontro è stato organizzato anche per analizzare “la grave situazione che consegue ai numerosi progetti di parchi eolici industriali presentati al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che interessano il territorio dell’alta collina e della montagna di Umbria e Marche. “Si è constatato – scrive il coordinamento – che l’assalto continua e siamo ormai a circa 70 torri con altezze da 180 a 200 metri, che trasformeranno in modo irreversibile il contesto naturale dei territori montani, sia in Umbria che nelle Marche. La realizzazione degli impianti dei progetti presentati compromette, in modo irreversibile, le peculiarità e i valori panoramici, naturalistici, ambientali e la biodiversità di aree non idonee e incompatibili con interventi industriali di questa natura e scala”.

Secondo i comitati i lavori avranno un impatto significativo sugli altipiani di Colfiorito, Camerino, Monte Cavallo e Pieve Torina senza portare benefici economici o occupazionali. “Le energie rinnovabili sono importanti, ma non condividiamo l’aggressione senza tenere conto della volontà delle comunità coinvolte, e senza rispettare le caratteristiche geologiche, panoramiche, naturalistiche, archeologiche, agricole e socio-economiche di ciascun territorio. La partita si gioca sull’attuazione delle linee guida ministeriali, ma questo processo non può essere attuato senza una reale partecipazione e coinvolgimento della popolazione, delle associazioni e dei comitati dei territori”.

Per il coordinamento si dovrà valutare la distribuzione del fabbisogno energetico di ciascuna Regione per gli obiettivi 2030, che dovrà essere equamente distribuito su tutto il territorio regionale. I comitati hanno deciso di formare un fronte comune e organizzare gli stati generali dei due versanti dell’Appennino. Saranno invitati sindaci, associazioni, categorie economiche e singoli cittadini “che hanno a cuore le sorti di questi territori dell’Umbria e delle Marche”.

Gaia Gennaretti

 
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