Criparo investe 45mila euro per la formazione dei detenuti del Due Palazzi – .

Criparo investe 45mila euro per la formazione dei detenuti del Due Palazzi – .
Criparo investe 45mila euro per la formazione dei detenuti del Due Palazzi – .

Nel dicembre 2003 l’Università di Padova ha sottoscritto un protocollo d’intesa con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia finalizzato a portare la formazione universitaria in ambito carcerario, promuovendo un’offerta formativa dedicata alle persone in stato di detenzione su tutto il territorio del Triveneto. Il progetto coinvolge tutti gli istituti penitenziari per adulti del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto Adige. Per la sua collocazione territoriale è stato individuato e quindi eletto l’istituto penitenziario “Due Palazzi” di Padova, unico carcere del Veneto, quale sede principale delle attività accademiche svolte in carcere.

Nel 2013 il progetto, già consolidato in ambito locale, si è arricchito grazie alla sottoscrizione della Dichiarazione d’intenti che riconosce all’Università di Padova il ruolo di capofila nella condivisione di analoghe esperienze formative presenti su tutto il territorio nazionale. Dal 2003 al 2018 è stata coinvolta nell’iniziativa anche l’Associazione Gruppo Operatori Carcerari Volontari, che ha gestito alcune attività, occupandosi, tra l’altro, del tutoraggio, dell’acquisto di libri e di materiale informatico.

“Portare l’Università in carcere, permettere ai detenuti di studiare e laurearsi – afferma Gilberto Muraro, Presidente della Fondazione Cariparo – significa offrire una preziosa opportunità di sviluppo umano, che dia loro la possibilità di impiegare proficuamente il loro tempo, gettando le basi per un percorso di integrazione al termine del periodo di detenzione. Sono queste le principali motivazioni che spingono la Fondazione a sostenere il Polo Universitario in carcere, un intervento che risponde pienamente a una delle linee strategiche che guidano la nostra attività filantropica: l’inclusione sociale”. “Grazie al sostegno della Fondazione Cariparo, possiamo accompagnare i nostri studenti garantendo loro il materiale necessario per tutto il loro percorso di studi – afferma la professoressa Francesca Vianello, delegata dell’Ateneo per il Progetto Università in Carcere -. L’attenzione del territorio al Progetto Università in Carcere è uno stimolo anche dal punto di vista sociale. Sapere che qualcuno dall’esterno ti sostiene e crede in te dà responsabilità e fiducia. Quest’anno sono circa 50 gli studenti detenuti iscritti a un corso di laurea, a cui si aggiungono altri 5 in esecuzione penale esterna”.

 
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