Monferrato > Italo Cremona at Gam – .

Monferrato > Italo Cremona at Gam – .
Monferrato > Italo Cremona at Gam – .

Fino all’8 settembre il GAM di Torino dedizione al lavoro e all’universo creativo di Italo Cremona una mostra antologica che ripercorre l’intera produzione dell’artista.

La mostra, curata da Giorgina Bertolino, Daniela Ferrari, Elena Volpatoè frutto della collaborazione tra la GAM di Torino e il Mart di Rovereto, dove la mostra si sposterà nel prossimo autunno.

I l notte È uno dei temi della pittura Italo Cremonauna condizione espressiva, esistenziale e filosofica che produce sogni, incubi, apparizioni, immagini fantastiche.”Tutto il resto è notte fonda” è la frase con cui Cremona concludeva uno dei testi di “Acetilene”, rubrica che negli anni Cinquanta firmava su “Paragone”, la rivista di Roberto Longhi. Pittore-scrittore, intellettuale poliedrico ed eccentrico, Italo Cremona indagava nei suoi dipinti e nei suoi scritti il Zona d’ombra (titolo di un suo libro pubblicato da Einaudi nella collana bianca dei “Coralli”): un territorio capiente, dove l’oscurità entra in contatto con la luce attraverso vividi lampi o bagliori; attraverso il chiarore di una lampada ad acetilene (la luce un tempo usata da minatori e speleologi) o la scia di una stella cadente, come nel romanzo distopico La coda della cometa.

Tutto il resto è notte fonda Si tratta dunque di un titolo-segno, la chiave di lettura scelta per tracciare un percorso espositivo dedicato all’intero arco della pittura di Italo Cremona, dalle prime sperimentazioni giovanili della metà degli anni Venti alle opere della prima metà degli anni Settanta, dalle nature morte vicine alle atmosfere del Realismo magico alla visionarietà del “surrealista indipendente”, come lui stesso amava definirsi.

La mostra raccoglie cento dipinti e una selezione di disegni e incisioni e documenta l’altissima qualità pittorica dell’artista, rileggendo nel presente l’originalità del suo immaginario. Partendo dal nucleo di opere appartenenti alla collezione del Gioco d’azzardo online incrementata nel tempo grazie al contributo attivo dell’ Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris con l’acquisizione di capolavori come ilAutoritratto in studio dal 1927, Metamorfosi del 1936 e Inverno del 1940, l’antologia si avvale di una serie di prestiti provenienti da musei, tra cui il Mercatopartner di progetto (Composizione con lanterna1926 e La sterlina1929), io Luigi Barni Civic Museums of Vigevano (con Dialogo tra una conchiglia e un guanto da scherma del 1930 e un nucleo coeso di dipinti visionari degli anni ’40 e ’50), ilAccademia Albertina di Belle Arti EHI Musei Reali – Galleria Sabauda di Torino.

Grazie ad un’accurata ricerca, la mostra presenta numerose opere di collezioni private e prestiti da istituzioni come la Casa Museo Mollino (Portrait of Carlo Mollino del 1928), ilArchivio salvato (Autoritratto giovanile dal 1926) il Collezione Bottari Lattes (Vittoria sul cavallo di gesso1940), ilRaccolta Rai – Radio e Televisione Italiana di Torino (Piccolo Golem1940).

Sulla base dello studio e della rilettura dei materiali documentari, conservati nella Fondo Italo Cremona presso l’Archivio di Stato di Torino e negli archivi privati, Italo Cremona. Tutto il resto è notte fonda è accompagnato dal catalogo edito da Tedeschicon saggi dei curatori e un ricco apparato iconografico. Il percorso espositivo segue la progressione cronologica delle stagioni creative di Cremona, evidenziandone in alcune sale le costanti espressive: particolari attenzioni di carattere iconografico e poetico su cui l’artista si trovò più volte a ritornare. Un sala centrale del percorso, eletto a gabinetto della folliaè dedicato alla prolungata presenza del fantastico, grottesco e surrealecon una selezione di dipinti in cui la pennellata sembra farsi sempre più precisa e netta man mano che si avventura nell’espressione del bizzarro. Nella Sala delle Facciatela visione si sposta sull’architettura di Torino, peculiare motivo pittorico elaborato dall’artista nel corso dei decenni: apparentemente deserte di ogni presenza umana, dipinte in realtà come quinte di un segreto teatro cittadino, le facciate silenziose dei palazzi e delle case alludono sempre a uno spazio ulteriore.

La natura più idiosincratica delgrande produzione di nudi viene affrontato evidenziando le prove in cui l’esercizio accademico tradizionale scivola verso una produzione visionaria di epifanie, apparizioni di alterità, piccole allucinazioni che non distinguono più la realtà del corpo della modella dalla segmentazione pittorica dei suoi dettagli.

Alternando immagini oniriche o inquietanti, le armi improprie del disegno e dell’incisione, con il senso più epidermicamente pittorico della sua opera – con la forza plastica degli anni Venti e Trenta, l’intensità lirica dei Quaranta, la precisione del disegno impressa all’emozione cromatica dei Cinquanta – la mostra mette in luce gli aspetti più attuali e contemporanei dell’opera di Cremona e della sua figura di intellettuale irregolare, impegnato in molteplici campi creativi e affine, nel suo insolito modo di interpretare il Novecento, ad altre figure eccentriche di Torino come Carlo Mollino e Carol Rama.

La mostra si basa sulla convinzione che il suo insegnamento pittorico e intellettuale abbia funzionato nel corso degli anni, attraverso le generazioni, molto più di quanto sia stato riconosciuto fino ad oggi.

GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

Via Magenta 31
10129 Torino – Italia

Telefono 011 442 9518

E-mail: [email protected]

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV due a Intesa – .
NEXT THE “CINGHIALESSA” AT CE.MI.VET. IN GROSSETO – .