il sindacato è parte civile a Cagliari nel processo per la morte di Ignazio Sessini – .

«Come Usb abbiamo deciso di costituirci come Parte Civile”. Così il sindacato di base questa mattina davanti al tribunale di Cagliari in apertura del processo per la morte di Ignazio Sessini, operaio rimasto schiacciato da un tritarifiuti nelle ore notturne di luglio 2021 nella ditta Villaservice di Villacidro.

«Nel caso della morte di Ignazio Sessini, secondo la Procura di Cagliari si tratterebbe di “omicidio colposo aggravato” perché Ignazio “si trovava al lavoro senza adeguati dispositivi di sicurezza”», spiega Enrico Rubiu dell’Usb, ricordando che al momento gli indagati sono sei.

«Noi come sindacato abbiamo deciso di poterci costituire come Parte Civile perché Vogliamo capire perché Ignazio è stato schiacciato da un tritarifiuti ed essere in grado di continuiamo la nostra lotta e il nostro impegno affinché queste morti sul posto di lavoro non accadano mai piùLui non può essere qui oggi, ma noi siamo qui per ricordarlo e per ricordare tutti gli altri che sono morti sul lavoro, per chiedere meno sfruttamento, per chiedere più sicurezza nei luoghi di lavoro.”

Ma soprattutto si chiede “una legge che contempli il reato di omicidio sul lavoro. Ignazio è morto sul lavoro, è uno dei tanti, troppi, che muoiono sul lavoro, soprattutto per la mancanza di misure di sicurezza che le aziende, per aumentare i profitti, lasciano morire ammazzati sul lavoro i “loro” lavoratori e lavoratrici come l’omicidio del bracciante agricolo indiano Satnam Singh, un evento brutale nella sua dinamica ma che ha dato origine a comportamenti orribili, disumani, che dovrebbero essere impensabili per chiunque, un fatto che dovrebbe essere punito per quello che è l’omicidio sul lavoro”.

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