Davide Pellegrino is no longer the coach of Valdostana – Aostasports.it – .

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Il tecnico valdostano Davide Pellegrino non allena più la squadra. Il 55enne tecnico di Aosta ha comunicato alla società l’impossibilità di proseguire la collaborazione per motivi di lavoro. La squadra, sotto la sua gestione, ha ottenuto il doppio scudetto di Serie D-Coppa Piemonte di C2 e D nel primo anno e le semifinali dei play-off di C2 e Coppa Piemonte di C2 e D nel secondo.

“Siamo dispiaciuti per l’interruzione del rapporto con il signor Davide Pellegrino, una persona seria, professionale e con tanta passione, ma, purtroppo, i suoi impegni lavorativi non hanno permesso il proseguimento della collaborazione – commenta il presidente della Valdostana, Walter Pizzurro -. Con lui abbiamo trovato subito un’intesa che ci ha portato a traguardi prestigiosi e le porte sono spalancate per lui in futuro, se la situazione lo consentirà. Lo ringraziamo per il lavoro svolto e gli auguriamo tutto il meglio, fino a 2 anni fa non lo conoscevamo, ma, come dice un mio caro amico, gli sconosciuti sono gli amici che non conosciamo ancora. Addio amico”.

“Mio padre, oltre ad avermi trasmesso la passione per lo sport, mi ha insegnato che in un gruppo l’esempio arriva sempre dall’alto, per riuscirci ci vuole tempo e tempo, purtroppo (ma anche fortunatamente, visto che ho il privilegio di fare il lavoro che amo), il lavoro mi lascia davvero poco – racconta Davide Pellegrino -. Lascio la Valdostana con il cuore pesante dopo due stagioni meravigliose, ricche di soddisfazioni, emozioni forti e legami che mi resteranno sempre nel cuore. Saluto un gruppo forte, coeso, ambizioso, che ha ancora tanta voglia di vincere e sono convinto che il futuro riserva ai colori rossoneri le soddisfazioni che merita una società solida, coraggiosa, strutturata e con le idee chiare. Quando si chiude un cerchio e ti è stato concesso di contribuire a disegnarlo, è giusto dire grazie e in questo caso la lista è lunga.

Grazie al Presidente Walter Pizzurro, punto di riferimento sempre presente, che mi ha scelto, atteso e sostenuto nei momenti difficili. Grazie al direttore sportivo (e nella parte finale della seconda stagione mio vice) Beppe Spanò, che è venuto a recuperarmi dal baule delle cose inutilizzate e ha avuto la pazienza di convincermi, sostenermi e sopportare il mio pessimo carattere. Grazie a tutto lo staff dirigenziale, su tutti Michele Petrarota, semplicemente molto più di un dirigente. Grazie a Tony Guerrisi, uomo di sport con cui ci si capisce con uno sguardo. Grazie a Massimiliano Sicheri, le nostre mani d’oro sui muscoli dei ragazzi nelle partite casalinghe. Grazie a Giorgio Ioppolo, amico e ottimo preparatore atletico. Grazie ai nostri appassionati tifosi (con le teste ultras Romina e Paola in prima linea) per il calore con cui ci hanno seguito.

E, last but not least, grazie a tutti i giocatori, dal primo all’ultimo, sono troppi per essere citati, per cui scelgo Virgilio Mura, un grande capitano, ma, soprattutto, un uomo vero, con la schiena dritta, da cui ho ricevuto tanto e a cui non ho saputo restituire altrettanto: il suo esempio, dentro e fuori dal campo, ci ha permesso di vedere sempre chiara la strada da seguire per vincere tanto e andare a prendere due coppe della disciplina, riconoscimenti che mi hanno reso ancora più orgoglioso del gruppo che ho guidato. È stato un onore essere il primo a sedere sulla panchina valdostana: gli allenatori, come i giocatori, passano, le realtà fondate su valori sani restano e per questo sono certo che chi verrà dopo di me continuerà a scrivere belle pagine nella storia della società”.

 
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