ATRI. All’ospedale San Liberatore di Atri l’aria condizionata è fuori uso. I pazienti del reparto di lungodegenza e riabilitazione sono costretti a soffrire il caldo a causa della mancanza di aria condizionata nelle stanze. Un problema che si trascina da anni e che verrà affrontato nel corso del prossimo incontro, in programma venerdì, tra il neopresidente della giunta comunale, il primario Enrico Marinial quale il sindaco Ferretti ha affidato l’incarico amministrativo di curare i rapporti con le aziende sanitarie, e il direttore generale dell’ASL di Teramo Maurizio di GiosiaA questo proposito, Marini ha affermato: «Porterò all’attenzione della direzione strategica dell’ASL le carenze del nostro ospedale che riguardano sia problemi legati alla carenza di personale nelle unità operative e logistiche sia situazioni di difficoltà legate alla mancanza di aria condizionata in alcuni reparti, dove la situazione si fa dura: l’anno scorso, a causa del caldo, abbiamo dovuto spostare la lungodegenza in cardiologia. Inoltre, c’è da sistemare l’impianto elettrico perché molti campanelli di chiamata non funzionano. Vogliamo anche parlare della possibilità di ripristinare alcune attività che si svolgevano ad Atri, come la chirurgia urologica». Il dirigente ha evidenziato come l’attenzione all’ospedale in cui lavora passerà anche alla cura dell’arredo urbano e a questo proposito ha aggiunto: «Nei prossimi giorni ho chiesto che venga immediatamente sfalciata la vegetazione spontanea presente nel parcheggio Alessandrini, la situazione è diventata insostenibile». (df)
