72 edifici verso il riuso – .

72 edifici verso il riuso – .
72 edifici verso il riuso – .

Non solo il parco “Matteo’s” inaugurato lunedì nella villa confiscata al boss Zagaria. Appartamenti, terreni, ville, locali commerciali e perfino un garage. Non solo edifici, ma il simbolo di un potere.

L’esercizio del dominio territoriale da parte della Camorra in Giuliano. Ma “vince sempre lo Stato”. E lo fa sottraendo alla criminalità organizzata i luoghi della sua economia illegale. Questo perché la confisca dei beni immobili, regolata dalla legge La Torre del settembre 1982, prevede il sequestro obbligatorio di quanto è servito per commettere il reato o di quanto ne è ricavato. Dopo la sottrazione dalle mani dei clan, però, un processo lento. Riqualificazione e cambio di destinazione d’uso, ricorsi, gestione provvisoria delle confische non definitive, conferma della sentenza in secondo grado e, infine, il trasferimento alle amministrazioni dello Stato.

Il patrimonio

Settantadue: sono gli immobili confiscati nel Giuglianese fino al 31 maggio di quest’anno. Tra questi, venti appartamenti e un complesso di sette villette costruite nell’ex Rea park on via San Francesco in Patria. Tolti dall’illegalità e poi affidati gratuitamente in parte all’ASL Napoli 2 Nord per trent’anni (a partire dalla data di consegna non ancora prevista) e in parte alla cooperativa sociale Mondo in cammino fino al 2027. Queste mura ospiteranno rispettivamente un ospedale di comunità finanziato con due milioni di fondi Pnrr e un centro residenziale per disabili. Nella stessa via, poco distante, c’è anche l’ex villa bunker confiscata ai boss alla fine degli anni Novanta e intitolata nel 2007 a Antonio Ammaturocapo della squadra mobile di Napoli ucciso nel 1982. L’edificio di circa 530 metri quadri con ampio giardino, un tempo sfarzo della ricchezza mafiosa, vede oggi l’ingresso di molti cittadini, che vi si recano per cercare un futuro migliore. Per iniziare o migliorare la propria carriera professionale grazie agli uffici del Centro per l’Impiego della Regione Campania.

Al clan Rea sono stati sottratti anche sei appartamenti da cinque stanze ciascuno e un negozio in via Dante Alighieri, oggi sede del progetto Diga – Lotta alla Dispersione a Giugliano per la Legalità, finanziato dal Ministero dell’Interno con un milione e mezzo di euro. Per contrastare la dispersione scolastica, questi ex edifici della camorra sono in fase di ristrutturazione. Il progetto prevede la creazione di centri attrezzati dove i giovani possano essere orientati al mondo del lavoro, in particolare nel settore alberghiero.

In un appartamento di sei stanze in via Innamorati, l’Associazione Marista Onlus si occupa di inclusione e tutela delle fasce più deboli. Qui si combattono le disparità culturali, economiche e sociali per evitare che bambini e famiglie sviluppino disadattamento e devianza.

Gli spazi

Verso la fascia costiera, in via Domitiana, un appezzamento di 10.700 metri quadri è stato adibito a isola ecologica. Così, nell’epicentro della terra degli incendi, alimentati e regolamentati dalla camorra, oggi si smaltiscono rifiuti speciali nel pieno rispetto dell’ambiente e delle normative vigenti. Poi l’ultima dimostrazione che la camorra si può sconfiggere: l’ex Villa Zagaria. Riqualificata e inaugurata lunedì, la casa con giardino dove un tempo si riunivano gli affiliati del boss Michele Zagaria, è diventata un parco urbano verde con un’ennesima promessa di riscatto: l’apertura a breve di un asilo nido comunale.

Dall’elenco mancano quindici immobili trasferiti in stato di degrado e quindi non ancora utilizzabili, otto in attesa di consegna da parte dell’Anbsc, tre consegnati e senza progetto, sei in attesa di assegnazione definitiva da parte dell’Anbsc e due rubati, ma ancora da assegnare. Per un uso migliore, sicuramente legale.

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La mattina

 
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