osservazioni entro l’8 luglio – .

osservazioni entro l’8 luglio – .
osservazioni entro l’8 luglio – .

Il ritornello è sempre lo stesso, ogni volta che si verifica un’emergenza. Siccità? Dissesto idrogeologico? Dighe vuote? Alluvioni e frane in montagna? Rifiuti? Fognature? Problemi che vanno affrontati e risolti… con i soldi di Ponte sullo Stretto. Non di altre grandi opere pubbliche, altrettanto costose (se non di più), in costruzione in Italia, ma sempre e comunque del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria.
Per chiedere che una parte significativa delle risorse destinate alla costruzione del Ponte sullo Stretto venga destinata alla riqualificazione e all’ammodernamento della rete idrica siciliana«con l’obiettivo di garantire ai cittadini un servizio idrico efficiente e di qualità», sono stati deputies of the Five Star Movement Daniela Morfino, Sergio Costa, Ilaria Fontana, Davide Aiello, Luciano Cantone, Ida Carmina, Valentina D’Orso, Filippo Scerra, Angela Raffa from Messina and Patty L’Abate. “La grave carenza di gestione del servizio idrico integrato in Sicilia – affermano i parlamentari M5S – è confermata dall’avvio di diverse procedure di infrazione, è evidente la necessità di garantire una corretta ed efficiente gestione del ciclo idrico in Sicilia, sia attraverso il miglioramento della “governance” che si è rivelata quasi un fallimento negli ultimi decenni, sia attraverso lo stanziamento di risorse per realizzare le infrastrutture necessarie a garantire un adeguato approvvigionamento idrico a tutti i cittadini siciliani, tenendo conto dell’ingente ammontare di fondi pubblici destinati alla realizzazione di un’opera infrastrutturale come il Ponte sullo Stretto di Messina, il cui costo supera gli 11 miliardi di euro, di cui 2,3 a carico del Fondo di sviluppo e coesione e quindi sottratti a Sicilia e Calabria”.
Immediata la replica del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ha ribadito il concetto già espresso la scorsa settimana.: «Una cosa non esclude l’altra, da 50 anni ai siciliani viene detto di non spendere i soldi del Ponte perché prima bisogna fare tutto il resto e da 50 anni i siciliani non hanno né il Ponte né tutto il resto. Questo Governo sta intervenendo, con investimenti importanti, su tutti i fronti infrastrutturali, compreso quello che riguarda il potenziamento delle opere idriche e la lotta alle conseguenze della siccità in Sicilia e in altre regioni italiane. Sono capitoli di bilancio diversi, non si può tirare in ballo il Ponte ogni volta, lo faremo e, nel frattempo, pensiamo anche a tutto il resto».
La Conferenza dei servizi, istituita presso il MIT (Ministero dei trasporti e delle infrastrutture) lo scorso aprile, dovrebbe riunirsi nuovamente la prossima settimana. Entro l’8 luglio, infatti, gli enti locali, in particolare le tre principali amministrazioni comunali dello Stretto, ovvero Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni, dovranno fornire le proprie osservazioni, che saranno parte integrante della documentazione su cui si pronuncerà, presumibilmente in autunno, il CIPESS, il comitato interministeriale presieduto dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

 
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