Immunità presidenziale, Trump ottiene un’altra vittoria – .

Immunità presidenziale, Trump ottiene un’altra vittoria – .
Immunità presidenziale, Trump ottiene un’altra vittoria – .

I sei membri conservatori della Corte Suprema degli Stati Uniti, che rappresentano la maggioranza, hanno stabilito un’immunità parziale per gli atti compiuti da un presidente durante il suo mandato.

Questa decisione significa che a Donald Trump verrà concessa l’immunità in tre processi a suo carico, tra cui quello relativo al famoso assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021.

Ascolta l’analisi del giornalista Giampiero Gramaglia cliccando ‘play’ qui sopra

La decisione, che di fatto riscrive la storia costituzionale degli Stati Uniti e ridefinisce la figura e i poteri del Presidente degli Stati Uniti, ha ovviamente suscitato reazioni in tutto il mondo e in tutti i campi, dalla politica a quella degli artisti illustri.

I sei giudici della Corte Suprema, tre dei quali nominati dallo stesso Donald Trump, hanno così separato la figura del presidente da quella del cittadino, riconoscendo solo al primo l’immunità totale durante l’esercizio delle proprie funzioni.

Secondo l’ex direttore dell’Ansa Giampiero Gramaglia, questa ennesima vittoria di Trump – che si aggiunge a quella ottenuta nello scontro televisivo della scorsa settimana con un Biden evidentemente in difficoltà – potrebbe però nascondere una coda avvelenata per il magnate.

Forse potremmo trovare qualche americano sensato che si chiede se sia davvero appropriato avere un presidente al di sopra di ogni accusa.

Giovanni Gramaglia

Gramaglia ha analizzato anche gli effetti delle ultime apparizioni pubbliche del presidente Joe Biden alla Camera democratica.

Biden, che compirà 82 anni a novembre, resterebbe in carica fino a 86 anni se battesse Trump, ma la sua prestazione nel recente dibattito con Trump ha sollevato non pochi dubbi.

Sono sempre più numerose, infatti, le persone che chiedono al presidente in carica di farsi da parte in vista delle prossime elezioni, in un caso unico nella storia del Partito Democratico.

La Convention democratica è prevista ad agosto: quel che è certo è che, vista la vittoria già ottenuta da Biden alle primarie, l’unica soluzione praticabile sarebbe un passo indietro dello stesso Presidente.

Secondo Gramaglia, “Biden sta ricevendo consigli contrastanti: alcuni senatori e colleghi di partito, oltre a giornalisti autorevoli, gli consigliano di lasciare il campo ad altri, mentre la sua famiglia lo esorta a restare al timone”.

Biden è preso tra due fuochi: se si fa da parte c’è il rischio del caos e di perdere le elezioni, se non lo fa c’è il rischio di perdere le elezioni. La situazione è davvero drammatica nella casa Dem.

Giovanni Gramaglia

Ascoltare tutti i giorni, dalle 8 alle 10.

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