Firenze riscopre il Corridoio Vasariano – .

Firenze riscopre il Corridoio Vasariano – .
Firenze riscopre il Corridoio Vasariano – .

“Il Corridoio Vasariano sarà riaperto entro la fine dell’anno”. L’annuncio di Simone Verde, direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze, arriva durante la presentazione – a Palazzo Grazioli a Roma, presso la sede della Stampa Estera – dei tanti progetti che il museo, tra i più visitati d’Italia, sta portando avanti con l’obiettivo di diventare “ambasciatore del sistema museale nazionale nel mondo”. Presto, quindi, sarà possibile godere della passerella aerea che collega gli Uffizi a Palazzo Pitti, un emozionante percorso di circa un chilometro, che porta alla scoperta della città di Firenze da punti di vista sorprendenti e inaspettati. La passerella passa sopra Ponte Vecchio, attraversando così l’Arno, circonda la Torre de’ Mannelli, si affaccia sulla Chiesa di Santa Felicita prima di raggiungere i giardini medicei di Boboli e la reggia granducale di Palazzo Pitti.

Chiuso da metà dicembre 2016 perché non c’era modo di garantire le condizioni di sicurezza per il pubblico, soprattutto in caso di incendio, il corridoio progettato da Giorgio Vasari per il duca Cosimo I de’ Medici nel 1565 – in occasione delle nozze del figlio Francesco con Giovanna d’Austria – è attualmente un cantiere in fase di ultimazione. All’epoca fu realizzato in cinque mesi, oggi è inagibile da otto anni. “Ce l’abbiamo fatta” esulta il direttore, sottolineando che “l’impegno è di ultimare tutti i lavori entro la fine dell’anno, ma il primo tratto sarà ultimato entro l’autunno inoltrato”. Al momento “grazie all’impegno esemplare delle aziende che ci hanno già consegnato quattro quinti, stiamo procedendo con l’allestimento di questa parte. Entro la fine dell’estate consegneranno l’ultimo quintetto” spiega Verde, ricordando sempre che l’allestimento ha il supporto di un team scientifico. In pratica si stanno concludendo gli ultimi interventi per adeguare il passaggio alle normative antincendio e di climatizzazione, dotare l’intero percorso di fibra ottica, salvaguardare le porzioni del pavimento originale in cotto di epoca vasariana e altri elementi risalenti al XVI secolo. Alla riapertura, la visita al Corridoio sarà possibile con un biglietto speciale e partirà da un ingresso specifico al piano terra degli Uffizi.

Entro la fine dell’anno Verde conta anche di ultimare i lavori di riorganizzazione del secondo piano degli Uffizi, dove sono conservate le opere più celebri del museo. Ma il mese di luglio porterà già grandi novità. L’inaugurazione del nuovo Museo della Moda e del Costume è prevista per il 16 luglio. “Abbiamo collezioni che sono le terze al mondo e abbiamo voluto sottolineare l’importanza delle nostre raccolte”, precisa il direttore. “Se tutto andrà bene, il Museo della Moda sarà al centro di una grande attenzione mediatica”, aggiunge con un pizzico di orgoglio, specificando che “non si tratta di una sponsorizzazione”.

Il 31 luglio è prevista l’inaugurazione del Ricetto delle Iscrizioni al secondo piano degli Uffizi, con la Sala dell’Ermafrodito, alla presenza del Ministro dei Beni Culturali Gennaro Sangiuliano, e la riapertura, dopo decenni, delle Sale Fiamminghe, spazio visitato in anteprima dal leggendario creatore di Star Wars, George Lucas, per la prima volta alla Galleria degli Uffizi nei giorni scorsi.

Novità anche dal punto di vista operativo, con la dematerializzazione del biglietto e l’apertura di una nuova biglietteria. “Adesso le code non sono così lunghe, anche se l’affollamento è indubbio. L’obiettivo è aumentare gli orari di apertura, come abbiamo fatto martedì sera, e poi diluire gli afflussi su Pitti che è altrettanto importante” racconta Verde. E poi una nuova biglietteria sul retro degli Uffizi per liberare la piazza antistante che tornerà a essere il salotto della città. “Abbiamo già incaricato gli architetti di farne una nuova area di accoglienza, perché l’ingresso è il biglietto da visita del museo. Il progetto sarà pronto entro novembre o dicembre” aggiunge.

Stessa determinazione usata per rimuovere la gru, che dovrà «categoricamente scendere non appena saranno risolte alcune questioni legali», sostiene il direttore, che poi annuncia uno spazio per i più piccoli, creando un percorso ad hoc per i bambini al piano terra degli Uffizi.

 
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