Nuove polemiche sul post-terremoto, quel sisma che a marzo dell’anno scorso ha messo in ginocchio Pierantonio e Sant’Orfeto nel perugino. È il Pd a riaprire la questione attaccando Regione e Governo con Michele Bettarelli, vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria. Sullo sfondo il Decreto Campi Flegrei e i relativi stanziamenti. “Dopo oltre un anno di chiacchiere e promesse da destra a cui non è seguito alcun fatto, le popolazioni di Pierantonio e Sant’Orfeto vedono addirittura ridotto o annullato il Contributo autonomo di abitazione (Cas). Danno alla beffa per i cittadini umbri, dopo l’annuncio da parte del Governo del ‘Decreto Campi Flegrei’, che stanzierebbe 400 milioni di euro per la ricostruzione privata e per le infrastrutture della Campania colpita dal sisma”.
Insomma, per il dem Michele Bettarelli figli (in Campania) e figliastri (in Umbria). Da qui l’attacco del Pd: “Queste misure non possono avere una connotazione geografica, se sono previste per gli abitanti dell’area metropolitana di Napoli e se la Regione Campania prevede di destinare a questi interventi una quota dei fondi per lo sviluppo e la coesione comunitaria, non si capisce perché dopo le passerelle della destra di questi mesi, non si capisce perché la stessa linea di azione non possa essere adottata anche in Umbria, a Umbertide e Sant’Orfeto. Sarebbe sereno prevedere oggi – sottolinea ancora il Pd – che anche per i terremotati dell’Umbria si possa finalmente prevedere un contributo di importo variabile per la riparazione dei danni subiti dagli edifici privati”.
Per questo e per conoscere le ragioni per cui il CAS sarebbe stato ridotto o non assegnato, Bettarelli ha presentato un’interrogazione. I democratici avevano anche argomentato sui “controlli mai iniziati, misure inesistenti e popolazioni abbandonate” nelle zone terremotate, ricordando come, nonostante una mozione approvata il 5 marzo, non fossero state avviate le valutazioni dei danni né stanziati fondi specifici. Il Pd aveva chiesto l’apertura di un tavolo di confronto con Governo e banche locali per trovare accordi per ottenere prestiti per la ricostruzione, con successivo rimborso statale tramite credito di imposta.
Pa.Ip.