Atc, ora le linee sono tagliate. E un pensionato è tornato al volante – .

Atc, ora le linee sono tagliate. E un pensionato è tornato al volante – .
Atc, ora le linee sono tagliate. E un pensionato è tornato al volante – .

Quattro linee soppresse, dieci corse annullate e un mare di proteste. In mezzo, un parco autisti sempre più ridotto, tanto che l’azienda è stata costretta a chiamare in servizio un pensionato. Un’estate calda – ma il termometro non c’entra – per Atc Esercizio, che sta vivendo momenti difficili nella gestione del servizio. Dopo i segnali premonitori delle scorse settimane, con le corse annullate e l’impossibilità di Seal di garantire alcune delle linee subappaltate da Atc, il bollettino che certifica la crisi è tutto nel sintetico comunicato con cui l’azienda, sul proprio sito, ha annunciato qualche giorno fa il taglio delle corse. A partire dal 1° luglio, infatti, sono “temporaneamente soppressi” i servizi della linea 9 La Spezia Fs – Favaro Alto, linea 17 La Spezia Fs – Pianazze, linea 30 Piazza Chiodo – Cadimare, linea 31 Piazza Chiodo – Montepertico Alto. Per queste linee, Atc ha suggerito linee alternative disponibili. Non solo: sono state tagliate anche altre dieci corse, ovvero la 6.58 Arcola – Muggiano – Altino – Sarzana, la 13.20 Sarzana – Montemarcello e ritorno; la 15.00 Sarzana – Sarzanello e ritorno, la 11.15 Piazza Chiodo – Lizza e ritorno; e la 14.34 Piazza Chiodo – Carozzo e ritorno. Un taglio non certo indolore, che ha portato associazioni e cittadini a protestare duramente contro la decisione dell’azienda di trasporto pubblico. Come a Cadimare, dove almeno per tutta l’estate non transiteranno più autobus e gli abitanti del paese saranno costretti a raggiungere la provinciale Napoleonica per usare i mezzi pubblici; un paese dove peraltro alcuni dei servizi essenziali non sono presenti, con i cittadini costretti a spostarsi necessariamente in altri paesi. Un’associazione di Cadamota ha scritto una dura lettera ad Atc, chiedendo che la linea venga ripristinata.

Ma i problemi non finiscono qui, perché ha sollevato forti proteste anche la decisione, presa sempre da Atc, di posticipare di due settimane l’inizio delle corse balneari, fissando l’inizio del servizio il 15 luglio anziché l’ormai canonico 1° luglio. Risultato: lunedì e martedì in molti, soprattutto in Val di Vara, dopo aver acquistato l’abbonamento hanno atteso invano l’arrivo del mezzo Atc per la Riviera. Anche in questo caso le proteste non sono mancate.

“Negli ultimi giorni di giugno – spiega Clelia Cannavò, residente nel comune di Beverino – ho chiamato ATC per avere informazioni sul servizio per Monterosso da Castiglione Vara. Gli addetti mi hanno detto che sarebbero stati interessati e che avrei dovuto richiamare. Nonostante la mia testardaggine, non sono riuscita a mettermi in contatto con ATC, e lunedì sono rimasta in mezzo alla strada, perché l’autobus per Monterosso non passava. Protesto non solo per il mancato transito del mezzo, ma anche per il silenzio al telefono da parte dell’azienda”. Situazioni che hanno come minimo comune denominatore la mancanza di autisti: non solo di ATC, ma anche di Seal, azienda che ha subappaltato il 30% delle linee e che dopo aver perso la gara ha subito una forte contrazione del suo organico. Anche l’azienda di trasporto pubblico non se la passa bene, tanto che in attesa di concludere gli esami del concorso per l’assunzione di nuovi autisti – una trentina di candidati sosterranno nei prossimi giorni la prova pratica – ha deciso non solo di ricorrere al lavoro interinale, assumendo temporaneamente un ex autista ATC ora in pensione, ma anche richiamando alcuni autisti dalle ferie, così da garantire il servizio.

Matteo Marcello

 
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