Una raffica di furti. Conseguiti nel giro di un’ora tra la spiaggia e il lungomare Costituzione di Riccione. Con irruzione in un albergo e in un bar sulla spiaggia. Protagonista dei furti un 39enne italiano senza fissa dimora, alla fine rintracciato e arrestato dai Carabinieri, grazie anche all’intervento del titolare del bar. L’allarme è scattato l’altra mattina, verso le 9.30, al Bagno 100 di Perla Verde. Il malvivente è stato notato mentre, con un gesto rapidissimo, infilava le mani nella cassa del bar sulla spiaggia per sottrarre i soldi. In totale 100 euro, che ha provato a infilare in tasca senza riuscirci. La sua incursione, infatti, non è passata inosservata e l’uomo è stato inseguito lungo la spiaggia dal titolare del bar. Quest’ultimo nel frattempo ha allertato anche i Carabinieri della compagnia di Riccione, che si sono uniti alle ricerche del latitante, restando in contatto telefonico con il titolare. Per un po’ il 39enne è riuscito a dileguarsi, mescolandosi ai bagnanti ed entrando anche in alcuni alberghi. Alla fine però è stato fermato, in salvo, dai militari della sezione Radiomobile dell’Arma. I carabinieri lo hanno arrestato per tentato furto. Con sé aveva però diversi oggetti, rubati nelle ore precedenti: un telefono, di proprietà di un portiere notturno di Rimini, un beauty case e un portafoglio, rubati in un albergo di Riccione in due momenti distinti, a distanza di mezz’ora l’uno dall’altro. Per questo motivo l’uomo è stato denunciato anche per ricettazione. Parte della refurtiva è stata consegnata ai proprietari, mentre ieri il 39enne è comparso davanti al giudice di Rimini, dove è stato processato con un processo sommario, difeso dall’avvocato Christian Guidi. Nei guai anche un albanese di soli 18 anni, arrestato in flagranza di reato per spaccio di cocaina e resistenza a pubblico ufficiale. Sorpreso dai militari mentre consegnava una dose a un cliente appostato nella sua auto, una volta fermato è stato trovato in possesso di una piccola quantità di marijuana e ha aggredito i carabinieri che cercavano di identificarlo. Difeso dall’avvocato Giuliano Renzi, ieri mattina è stato accompagnato al tribunale di Rimini, dove è stato processato con un processo sommario.
