Primo consiglio, divisioni immediate. Rissa per l’elezione del presidente – .

Primo consiglio, divisioni immediate. Rissa per l’elezione del presidente – .
Primo consiglio, divisioni immediate. Rissa per l’elezione del presidente – .

La più bella seduta del consiglio comunale del quinquennio – che è sempre la prima, per eleganza, solennità, buoni propositi, incrostazioni non ancora sedimentate – è stata caratterizzata ieri pomeriggio, nella splendida giornata estiva filtrata a Palazzo Albornoz dall’atmosfera fresca del nuovo che sboccia ma anche dalle polemiche tra le parti politiche sul primo atto divisivo del mandato, l’elezione del presidente del consiglio comunale, la carica più importante dopo quella del sindaco, da sempre appannaggio di chi vince le elezioni.

A vincere, come da copione, con il sicuro appoggio dei consiglieri di larga maggioranza (Pd, Pri, 5Stelle, Cesena 2024) è stato il 32enne democratico Filippo Rossini, eletto consigliere per la prima volta nel 2014. A elogiarne il profilo, dopo il lavoro avviato dal consigliere anziano (il più votato alle comunali) Lorenzo Plumari, è stata la consigliera dello stesso partito Angela Giunchi, che ne ha proposto l’elezione. “Rossini è di parte? Sì, dalla parte della correttezza istituzionale, delle regole e della democrazia”.

Marco Casali (Fratelli d’Italia) ha invece chiesto che Enrico Castagnoli, consigliere di Fratelli d’Italia, venga eletto premier, segno di un nuovo modo di intendere il rapporto tra maggioranza e opposizione. “Pur apprezzando lo spessore politico di Rossini – ha sottolineato Enrico Sirotti Gaudenzi (Lega) – l’imparzialità non è una sua caratteristica, essendo un braccio lungo del Pd”. Sirotti Gaudenzi si è allineato a Casali nel candidare Castagnoli, inaccettabile per la maggioranza. “È surreale che dopo lo storico risultato elettorale – ha evidenziato il consigliere comunale Armando Strinati (Cesena 2024) – la minoranza rivendichi la presidenza.

“Avremmo potuto ragionare in una logica di genere – ha proseguito lo scambio Marco Giangrandi (Cesena Siamo Noi) -. Ma io sostengo Castagnoli”. Vittorio Valletta (Cinque Stelle) si è schierato con Rossini. “È naturale che il partito più importante scelga il presidente”.

Alla terza votazione, a maggioranza assoluta, viene eletto Rossini, con 19 preferenze, 10 per Castagnoli e due schede bianche. Vicepresidente dell’opposizione, Enrico Sirotti Gaudenzi (Lega).

 
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