barista minacciato con machete lungo mezzo metro – .

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PERUGIA – Un machete lungo mezzo metro e spray al peperoncino. Ecco come si è armato un ventiduenne, che con questo equipaggiamento ha addirittura minacciato e colpito il gestore di un bar del centro. Momenti di vera paura e terrore per la propria vita, infatti, sono stati quelli vissuti nella zona di via Ulisse Rocchi, a metà strada tra la cattedrale e l’Arco Etrusco, nei giorni scorsi. Quando alcuni cittadini hanno chiamato la polizia dopo aver visto un giovane gettare l’inquietante coltello nella spazzatura. Era stato usato di recente per aggredire e spaventare il personale dietro al bancone di un bar, dopo che il 22enne di origine tunisina aveva bevuto diverse bevande alcoliche. Secondo il racconto della vittima, il giovane era appena passato davanti al bar e aveva iniziato a chiedere da bere, poi a un certo punto (evidentemente ubriaco e forse anche sotto l’effetto di sostanze stupefacenti vista la sua notevole alterazione), senza apparente motivo, ha prima minacciato il titolare con il machete e poi, come se non bastasse, lo ha spruzzato con lo spray al peperoncino.

Ma le minacce non finirono lì, tanto che solo la chiamata al numero unico di emergenza del gestore, evidentemente e giustamente intimorito da quella grossa arma da taglio, convinse il ragazzo ad abbandonare il locale e a darsi alla fuga. Ed è questa la situazione che si sono trovati ad affrontare gli agenti di polizia, impegnati nell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio proprio in centro. Arrivati ​​al locale, hanno seguito le indicazioni della vittima e anche le segnalazioni dei passanti che avevano notato la scena, tra le urla, la corsa e il gesto di gettare l’enorme coltello in un cassonetto della spazzatura lì vicino. Gli agenti della squadra mobile, diretti da Monica Corneli, una volta accertato che il gestore del locale non aveva bisogno dell’intervento dei paramedici, hanno quindi raccolto tutte le informazioni utili per rintracciare l’aggressore e hanno subito dato il via alla caccia. Tanto che in poco tempo il giovane è stato localizzato e sottoposto a controllo. Da qui è emerso che si trattava in realtà di un tunisino, gravato da numerosi precedenti penali legati alla droga e anche allo spaccio. Mentre in un cassonetto della spazzatura nella zona segnalata dai testimoni, tra piazza Morlacchi e piazza Cavallotti, quindi poco distante, sono stati rinvenuti un machete, lungo oltre 45 centimetri, e una bomboletta di spray al peperoncino: presumibilmente gli stessi oggetti utilizzati dall’uomo per minacciare la vittima poco prima. Trasportato in Questura, il giovane, al termine delle attività di rito, è stato denunciato all’autorità giudiziaria per i reati di minaccia aggravata e detenzione ingiustificata di oggetti idonei ad offendere. Ma non solo. Perché le indagini hanno infatti accertato che il ventiduenne è – come si dice – “noto agli uffici” fin da quando era minorenne. Al momento, senza un domicilio noto ma soprattutto con precedenti penali legati allo spaccio di droga, soprattutto in centro, dove sarebbe riconosciuto come un volto molto noto degli eccessi e delle droghe in vendita nei vicoli dell’acropoli. Uno di quei volti che è preferibile non incontrare da soli, di notte. Eppure, evidentemente, la sua posizione non gli consente ancora di lasciare Perugia e l’Italia, nonostante i suoi importanti precedenti penali. E dopo questo ultimo attentato nel cuore della città, tra turisti e cittadini spaventati e un uomo che è stato minacciato con un machete proprio mentre stava svolgendo il suo lavoro.

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Il Messaggero

 
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