Il maltempo rallenta le presenze al mare, ma il trend resta positivo – .

Il maltempo rallenta le presenze al mare, ma il trend resta positivo – .
Il maltempo rallenta le presenze al mare, ma il trend resta positivo – .

Non è ancora il caso di lanciare segnali di emergenza perché è sicuramente prematuro, ma resta il fatto che il mese di giugno ha senza dubbio tradito le aspettative. Sì, perché il turismo estivo sulle spiagge di Lignano e Grado, anche se non sono ancora stati raccolti tutti i dati del mese, avrebbe potuto segnare un segno negativo di almeno il 20 per cento. E la situazione sulle montagne friulane potrebbe essere ancora peggiore. E così, dopo una partenza sprint nei primi mesi dell’anno, segnata da un aumento degli arrivi e da forti aspettative, ora c’è la necessità di rivedere per un attimo le aspettative. Ad aver tradito il turismo è stato il meteo, ancora una volta completamente pazzo, che a giugno ha portato una serie di delusioni in tutte le località turistiche della regione. Temporali, pioggia e vento forte hanno aumentato il numero di disdette di chi aveva prenotato in anticipo e le condizioni non certo brillanti hanno avuto un impatto notevole su chi aveva scelto vacanze brevi, soprattutto nei weekend.

LA SITUAZIONE

Enrico Guerin, presidente regionale di Friulalberghi, invita comunque alla calma e a non buttare via il bambino con l’acqua sporca. «È vero che il meteo non ci ha aiutato nel mese di giugno – spiega – così come è certamente vero che se isoliamo solo il mese appena trascorso, il segno rispetto allo scorso anno sarà sicuramente negativo. Ma ci sono due aspetti che non possiamo dimenticare. Il primo è che non abbiamo ancora i dati complessivi e quindi non ci sono parametri per fare un ragionamento che guardi al dettaglio, zona per zona e secondo non possiamo dimenticare che con la Pasqua bassa com’è stata e con le festività legate all’arrivo di tedeschi e austriaci, abbiamo avuto un mese di maggio con un segno fortemente positivo. Credo che il calcolo vada fatto sommando i due mesi”.

PRENOTAZIONI

Il presidente aggiunge l’ultimo tassello al suo ragionamento. “Il meteo non proprio positivo ha rallentato un po’ l’andamento delle prenotazioni e delle aspettative per gli altri mesi. Diciamo che ci sono prenotazioni, ma c’è ancora disponibilità. Si tratta di concentrarsi bene su ciò che possiamo fare perché lo dico sempre. Il meteo conta, ma ci sono anche tante altre cose che sono importanti per far tornare i turisti qui anno dopo anno”.

OTTIMISMO

L’assessore Sergio Bini, che ha investito molto, non ha dubbi che la stagione turistica alla fine sarà positiva. «La stagione estiva in Friuli Venezia Giulia è partita forte fin dalla primavera, complice la Pasqua bassa e le festività austriache. I dati statistici, ancora provvisori, elaborati da PromoTurismoFVG, infatti, evidenziano un incremento delle presenze dell’1,8% in Regione nei mesi di aprile e maggio, rispetto allo stesso periodo del 2023». L’ottimo risultato del turismo in Regione tra aprile e maggio è stato trainato in particolare dai flussi in arrivo dall’estero. «Le presenze straniere sono aumentate dell’8,1% – spiega Bini – un dato che ormai non stupisce più: il Friuli Venezia Giulia è a pieno titolo tra le mete più ambite da chi arriva da Germania, Austria ed Est Europa». La crescita dei flussi turistici è stata particolarmente marcata a Lignano, dove nel periodo tra aprile e maggio le presenze sono aumentate del 12%. “I dati – prosegue Bini – dimostrano che il trend positivo registrato già nei primi tre mesi dell’anno non è estemporaneo, ma frutto delle politiche di ampio respiro messe in atto dalla Regione”.

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