arrestato dipendente di un istituto sanitario – .

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Con ordinanza della Procura distrettuale di Catania, la Polizia di Stato di Catania ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa in data 26 giugno 2024 dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania, nei confronti di PA (nato nel 1965), in quanto gravemente indiziato, sulla base degli elementi acquisiti, di aver commesso i reati di atti sessuali, anche tentati, in danno di tre minorenni, a lui affidati per ragioni di sorveglianza e custodia.

Le indagini tempestivamente avviate dagli investigatori della sezione per i reati contro la persona della Squadra Mobile, hanno consentito di acquisire, allo stato attuale degli atti e in relazione ad una fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento della difesa, elementi idonei a dimostrare che il destinatario della misura degli arresti domiciliari, in ragione della sua fedina penale pulita, si è reso responsabile di gravi condotte nei confronti di minori, affetti da patologie, frequentanti un istituto di cura, sito nell’entroterra etneo, all’interno del quale il predetto avrebbe abusato dei poteri connessi all’incarico ricoperto all’interno della predetta struttura.

Le indagini, fondate sulle dettagliate testimonianze dei tre minori coinvolti, ascoltate nella forma dell’udienza protetta, corroborate da elementi ricavati da alcune chat trovate sui cellulari di due delle persone ferite, hanno delineato un quadro particolarmente allarmante.

Nel dettaglio, l’indagato, che lavora nel suddetto istituto dal 1993, avrebbe compiuto atti sessuali con una minorenne, di soli 13 anni, la cui denuncia della madre è stata l’input investigativo. L’indagato si sarebbe avvicinato a questa minorenne attraverso regali di vario genere (caramelle, patatine, lattine di Coca-Cola e un paio di occhiali da sole) nonché attraverso la promessa di somme di denaro per l’imminente onomastico e compleanno e con comunicazioni WhatsApp dal chiaro tono sessuale.

Il tentato atto sessuale è stato accertato anche nei confronti di un altro minore, al quale l’indagato avrebbe ripetutamente elargito somme di denaro (tra i 15 e i 20 euro) e doni di vario genere (caramelle e un braccialetto), chiudendo sé stesso e il ragazzo all’interno di stanze della suddetta struttura. Il 13 aprile 2024, dopo che il giovane aveva cessato di frequentare l’istituto per motivi di cura, il destinatario del provvedimento avrebbe compiuto atti idonei a realizzare inequivocabilmente un rapporto sessuale.

La stessa dinamica è stata attuata nei confronti di un terzo minore, anch’egli ricoverato presso la struttura, vittima del reato di cui all’art. 609 quater cp (atti sessuali con minore). PA, trovato nella mattinata del 2 luglio, nella propria abitazione, dopo l’espletamento delle formali procedure, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

In sede esecutiva è stata eseguita una perquisizione personale, territoriale ed informatica, con sequestro del telefono cellulare e di altro materiale informatico in uso all’indagato, il cui contenuto sarà analizzato al fine di individuare ulteriori elementi di interesse.

 
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