“Walls” di Costantino Kavafis. Il poeta delle emozioni nascoste. Recensione di Alessandria oggi – .

“Walls” di Costantino Kavafis. Il poeta delle emozioni nascoste. Recensione di Alessandria oggi – .
“Walls” di Costantino Kavafis. Il poeta delle emozioni nascoste. Recensione di Alessandria oggi – .

Constantine Cavafy (1863-1933) è uno dei più grandi poeti della Grecia moderna, noto per la sua capacità di catturare l’essenza della condizione umana attraverso una lente di introspezione e realismo. Nato ad Alessandria d’Egitto da una famiglia di origine greca, Cavafy ha trascorso gran parte della sua vita nella sua città natale, che funge da sfondo e musa ispiratrice per molte delle sue opere. La sua poesia, spesso caratterizzata da apparente semplicità, nasconde significati profondi e riflessioni esistenziali, rendendolo uno dei pilastri della letteratura greca contemporanea.

“Walls”: una prigione invisibile

Analisi della poesia

La poesia di Costantino Cavafis “Walls” è una potente riflessione sulla condizione umana e sul senso di isolamento che può sorgere all’improvviso, senza preavviso. Utilizzando un linguaggio semplice ma incisivo, Cavafis descrive come enormi muri siano stati eretti attorno a lui, separandolo dal mondo esterno e lasciandolo in uno stato di disperazione e impotenza.

Il tema dell’isolamento

Cavafy dipinge un quadro vividamente realistico della sensazione di isolamento. I muri che vengono costruiti intorno a lui senza preavviso rappresentano barriere invisibili che la vita spesso ci impone. Questi muri possono essere metafore di barriere sociali, emotive o mentali che ci impediscono di interagire con il mondo come vorremmo. La mancanza di preavviso e la velocità con cui questi muri vengono eretti aggiungono un ulteriore strato di frustrazione e impotenza, sottolineando l’inevitabilità di tali barriere.

Dolore e disperazione

La disperazione del poeta è palpabile. Si scervella tutto il giorno, un’immagine potente che illustra la sua sofferenza mentale. L’ossessione del poeta per la sua situazione, il suo continuo pensare e rimuginare, rappresentano la natura divorante del dolore e dell’isolamento. Questo dolore è accentuato dal fatto che fuori dalle mura, il poeta aveva molto da fare, suggerendo un contrasto tra potenziale inutilizzato e realtà opprimente.

L’inconsapevolezza del processo

Un altro aspetto cruciale della poesia è l’inconsapevolezza del poeta riguardo ai muri che venivano costruiti. Non sentiva i colpi di coloro che erano lì per costruirli, il che sottolinea quanto spesso possiamo non essere consapevoli delle barriere che si formano intorno a noi finché non è troppo tardi. Questa inconsapevolezza può essere vista come una critica alla nostra mancanza di attenzione e consapevolezza dei cambiamenti che stanno avvenendo nelle nostre vite.

Conclusione

“Walls” di Costantino Kavafis è un capolavoro della poesia moderna che, in pochi versi, riesce a esprimere un profondo senso di isolamento e disperazione. La semplicità del linguaggio e la profondità del contenuto rendono questa poesia uno straordinario esempio della maestria poetica di Cavafis. Il poeta ci invita a riflettere sulle barriere invisibili che ci separano dal mondo e sull’importanza di essere consapevoli dei cambiamenti nelle nostre vite, prima che diventino insormontabili.

Mura di COSTANTINO KAVAFIS

Senza preavviso, senza pietà, senza alcuna vergogna,

sono stati costruiti intorno a me muri massicci e alti.

Ed eccomi qui disperato e per il mio dolore

Non penso ad altro e mi rompo la testa tutto il giorno.

Perché avevo un sacco di cose da fare là fuori.

Ma non avevo idea che stessero costruendo muri.

Non ho sentito gli spari di quelli che erano lì a lavorare ai mattoni.

Senza che io lo sapessi, mi hanno escluso dal mondo.

Piesia fornisce https://www.avampostopoesia.com/

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