Il Sud Italia è leader nelle vendite. I dati NIQ, una mappatura della categoria nella GDO – .

Il Sud Italia è leader nelle vendite. I dati NIQ, una mappatura della categoria nella GDO – .
Il Sud Italia è leader nelle vendite. I dati NIQ, una mappatura della categoria nella GDO – .

Un mercato che vale quasi 1,5 miliardi di euro e dove la quota di rilevanza del sconto e del DDM è sicuramente sopra la media: questa la fotografia che si evince dall’analisi dei dati aggiornati forniti da NIQ a GDONews.

Nell’ultimo anno, il fatturato è cresciuto di poco meno del 6%, in un anno mobile (AT 31 March 24) in cui si sono verificati i primi cinque mesi di elevata inflazione, seguiti da un calo verso il 2% nei primi tre mesi del 2024. Sebbene l’inflazione non sia più molto elevata, è comunque significativa.

In questo articolo entreremo nel merito della Fatturato GDO suddiviso per Area Nielsen aggiornato ad AT 31 marzo 2024verificando l’andamento dei ricavi in ​​ciascun territorio, dei volumi (sia in kg che in pezzi venduti), valuteremo l’impatto inflazionistico dell’ultimo anno mobile nelle quattro aree e verificheremo i diversi andamenti della pressione promozionale.

Nei prossimi articoli analizzeremo gli aspetti più specifici come le vendite Omnichannel Total Italy, l’evoluzione dei singoli segmenti, l’andamento dei diversi formati di vendita e infine l’evoluzione dell’MDD in tutti i suoi aspetti.

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Analizzando l’andamento nelle quattro principali aree del Paese, possiamo capire come si distribuisce questo fatturato. Il Sud Italia registra il fatturato più alto con gli snack, totalizzando 455 milioni di euro e una crescita del 6%. Segue l’area 1 (nord-ovest) con 381 milioni di euro e una crescita del 6,5%. A sorpresa, l’area 4, solitamente la meno performante in termini di fatturato complessivo, ha registrato un record nelle vendite, diventando il primo territorio per consumi di snack.

L’area 1, pur non registrando consumi pro capite elevati come il Sud Italia, vede vendite di snack significative (381 milioni di euro) grazie all’ampia gamma di prodotti e alla presenza di numerosi grandi supermercati che facilitano le vendite. L’area 3 si comporta diversamente rispetto all’area 2, che invece si conferma ultima per vendite di snack. Nonostante ciò, l’area 2 (Nord-Est) ha registrato la crescita percentuale migliore, con un incremento del 7%.

Le quote di mercato vedono leader l’area 4 con il 32,1%, seguita dall’area 1 con il 26,9%, dall’area 3 con il 22,2% e dall’area 2 con il 18,8%. Le vendite a volume riflettono gli andamenti già osservati a valore, con un calo dei volumi più marcato nell’area 3 (centro Italia) rispetto agli altri territori. Non si registrano grandi differenze nelle quote di mercato a valore, in quanto il comportamento a volume è analogo.

Per quanto riguarda le confezioni, si registra una perdita del 2,7% di pezzi venduti nell’area 3, mentre l’area 2 non ha evidenziato significative variazioni negative nelle vendite per confezione. Il prezzo medio al chilo è più alto al Nord, con un incremento dell’8,1% nell’area 1 e dell’8,3% nell’area 2, meno sostenuto al Centro Italia e al Sud. Anche il prezzo medio a confezione è più alto al Nord rispetto al Sud del Paese.

Infine, la pressione promozionale è molto elevata nell’area 4 (27,9%), seguita dall’area 1 con il 25,2%.

 
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