Salvare i servizi postali in Basilicata

domenica 19 marzo 2023 – “Non sarà certo il “Progetto Polis”, che prevede il coinvolgimento di 126 Comuni della Basilicata (98 nella provincia di Potenza e 28 in quella di Matera) con la trasformazione degli Uffici Postali in Sportello Unico shop per la Pubblica Amministrazione, per “salvare” i servizi postali nella nostra regione.
La carenza di personale – almeno ottanta unità – eccessiva insicurezza, quelli difficili condizioni dei lavoratori che vengono scaricati sull’utenza sono tutti fattori da superare se si vuole garantire l’erogazione dei servizi essenziali ai cittadini dei piccoli comuni in un processo di reale condivisione tra i sindacati e il management di Poste Italiane”.
Sono le valutazioni emerse in un incontro tra i soci UilPoste con i segretari regionali Uil Poste, Domenico Potenzae Uil Basilicata, Vincenzo Tortorelli.

Assemblea Uil Poste

“Le lunghe code, soprattutto per gli anziani, sotto la pioggia o il sole agli ingressi degli uffici postali, che si ripetono soprattutto nei giorni di pagamento delle pensioni o delle bollette – sottolinea Potenza – sono l’esempio più forte delle difficoltà che noi, come la Uil, denunciano da tempo perché gli Uffici Postali sono messi in grado di mantenere il loro valore sociale, in particolare al servizio delle piccole comunità locali e delle aree più interne e disagiate, degli anziani.
Indubbiamente il progetto Polis avvia una piccola rivoluzione e mette fine al saccheggio dei servizi postali nei centri minori e nelle aree rurali che ha segnato una lunga fase negli anni passati e che il sindacato ha fortemente contrastato.
Ma – aggiunge il segretario UilPoste – persistono troppi problemi come la “spada di Damocle” sulla testa di troppi lavoratori a tempo determinato, le condizioni non sempre sicure per i postini, la forte pressione aziendale sui dipendenti dei servizi finanziari. Non sono stati colmati i vuoti lasciati dai colleghi che hanno lasciato l’Azienda per pensionamento o sono stati accompagnati al pensionamento, 15mila unità in tutto il Paese contro circa 8mila nuovi ingressi”.

Domenico Potenza

Da qui la campagna lanciata sui social con slogan “Difendiamo il nostro lavoro – Difendiamo le persone” e “Non siamo semplici corrieri”.
“Il lavoro di quelli che un tempo si chiamavano operatori postali e telegrafici è cambiato profondamente – afferma Potenza – per effetto della trasformazione attuata nel settore postale, sua naturale evoluzione, connessa all’avvento della net-economy e della digitalizzazione di lavoro. Per tutto questo riteniamo che le prossime elezioni per le Rsu Poste nelle due unità produttive di Potenza e Matera siano una grande opportunità per dare più voce e peso sindacale ai lavoratori e al tempo stesso migliorare i servizi per l’utenza”.

“Le Poste – sottolinea Tortorelli – è l’azienda che ha fatto la storia del nostro Paese. Vogliamo che gli uffici comunali diventino uffici di prossimità, coniugando servizi utili ai cittadini, anche con funzioni di pubblica amministrazione.
Proponiamo che vengano sostenuti e finanziati dallo Stato, per farli diventare un presidio di prossimità. Poste Italiane non può comportarsi come le banche che agiscono dove c’è profitto; ci sono perché devono garantire un servizio alle persone, soprattutto agli anziani e in condizioni di disagio.
Continueremo il nostro impegno di monitoraggio della situazione dei livelli occupazionali e delle politiche attive del lavoro per l’assunzione di personale giovane e per questo – conclude Tortorelli – chiediamo ai lavoratori di sostenere la squadra Uil nelle prossime elezioni Rsu”.

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