Dal 2020 il 18 marzo è diventato un giorno di ricordo per tutte le vittime che la pandemia ha causato. Conta la nostra piccola regione che conta pochi abitanti in più di una città italiana come Catania o Bari più di 700 vittime.
Ormai da tre anni la vita di tutti noi è stata stravolta tra lockdown, numero di vittime che cresceva a dismisura, forza e resilienza degli operatori sanitari e di tutte quelle persone che hanno visto fallire le proprie attività. Questa giornata, però, è dedicata in particolare a tutti coloro che non hanno potuto vedere rifiorire il nostro Paese.
La data odierna non è stata scelta a caso, in quanto il 18 marzo 2020 i camion dell’esercito trasportavano le bare di chi non era uscito da Bergamo e quella foto, rimasta impressa nell’immaginario collettivo, oggi torna alla mente con grande amarezza.
Oggi il Molise ricorda le vittime con vari festeggiamenti. Il Comitato”Verità e dignità per le vittime del covid-19” è scesa in piazza a Campobasso tra palloncini bianchi e ghirlande di fiori rossi, per sensibilizzare sul tema, con poesie e messaggi di dolore e ricordo.
Le bandiere in tutti i comuni oggi sventolano a mezz’asta.
Anche il presidente del Centro volontariato molisano esprime il proprio cordoglio: “L’emergenza pandemica da Covid-19 ha messo in luce il cuore, lo spirito di iniziativa, la tenacia e la resilienza dei volontari che hanno svolto un lavoro unico e dato sostegno materiale e morale alle persone ricoverate, a coloro che non hanno potuto muoversi liberamente, grazie alle restrizioni sancite dal Dpcm, e alle persone colpite da gravi perdite – le parole di Gian Franco Massaro, presidente del CSV Molise -. A loro oggi va il nostro pensiero e il nostro abbraccio. Questa esperienza ha dimostrato, ancora una volta, quali sono le forti motivazioni delle nostre associazioni e quanto il volontariato sia linfa vitale della società. Un pensiero e un grazie a loro ea tutti i medici che hanno affrontato momenti molto difficili”.
Quante volte ci siamo chiesti cosa ha causato la pandemia, qual è stata l’origine di questo male e perché è capitato a noi? Formalmente il Covid si è diffuso prima a Wuhan (Hubei, Cina) che ha generato una forte sinofobia collettiva, ma la scienza, soprattutto gli scienziati studi condotti dal Dipartimento di Zoologia dell’Università di Cambridge spiegano come il riscaldamento globale abbia modificato il clima delle foreste nel sud della Cina creando le condizioni perfette per la comparsa e la diffusione di questi virus, e la situazione non sembra affatto migliorare.
Troppo spesso siamo convinti che quello che ci accade sia un segno divino o grande sfortuna, fforse anche per togliere responsabilità alle nostre stesse azioni. La verità è che possiamo sempre fare qualcosa, che sia diventare volontari e aiutare le persone bisognose o adattare le nostre abitudini a uno stile di vita sostenibile e in linea con il mondo in cui viviamo, perché ciò che ci accadrà sarà solo il riflesso della nostra Azioni.