Stessa spiaggia, stesso mare, ma i prezzi saranno più alti. L’estate si avvicina e gli abruzzesi, come ogni anno, devono fare i conti con gli aumenti di prezzo di ombrelloni e lettini che in alcune località potrebbero costare fino al 20% in più. Calmare i prezzi, tuttavia, sembra impossibile. I balenieri dicono che anche se non siamo proprietari della spiaggia dobbiamo pagare l’Imu, a differenza di quanto accade nel resto d’Europa il servizio di salvataggio è a nostro carico, paghiamo il 22% di IVA contro il 10% del settore turista e a pagare sarà, come sempre, il turista.
In Abruzzo la scorsa stagione gli aumenti sono stati contenuti, quest’anno andrà peggio. «L’aumento dei listini terrà conto almeno del 10% di inflazione acquisito e dei costi aggiuntivi dell’estate 2022 che non abbiamo avuto il tempo di ammortizzare – calcola Gianluca Grimi, presidente regionale di Assoturismo Abruzzo – Cercheremo di fare il massimo sforzo, dichiara al Messaggero, per assorbire il colpo devastante che abbiamo subito lo scorso anno con le bollette e non scaricare tutto sui clienti».
A Pescara Riccardo Padovano, presidente di Confcommercio e del sindacato balneari, conferma lo scenario: prevedibili aumenti tra il 6 e il 10% su tutti i servizi, bar e ristoranti compresi, meno sulle tariffe giornaliere. A Giulianova il noleggio di ombrelloni e lettini aumenterà del 10%, così come nelle spiagge del chietino (Ortona, Lanciano e Vasto). “Ma non oltre, perché altrimenti si perdono clienti – riflette Giuseppe Susi di Fiba Confesercenti – Preferiamo limitare gli incrementi all’interno di questa cifra limitando i guadagni, purtroppo non è detto che basti”.
