Bologna, 23 marzo 2023 – In quel centro massaggi, dentro Zona Roveri, qualcosa non andava. Almeno, questo sosteneva un “mancia” arrivata ai carabinieri e da cui sono scaturiti i successivi accertamenti da parte delle forze dell’ordine. Infatti, gli agenti del Squadra mobilecoordinato dal sostituto procuratore Manuela Cavallo, si sono subito attivati per saperne di più su cosa fosse. E grazie anche ad appostamenti e intercettazioni ambientali, hanno trovato delle telecamere formalmente di sorveglianza, ma che in realtà erano state posizionate all’interno dei camerini dove avvenivano i massaggi, in modo tale da poter filmare quanto lì è successo.
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COME, lo scorso 22 febbraio, tutti questi macchine fotografichei server dove l’i video e alcuni documenti del centro massaggi sono stati sequestrati durante un blitz della polizia. L’unica indagata, per il momento, è la titolare del centro, una straniera, inizialmente accusata solo di illecita ingerenza nella vita privata (violazione della privacy, per intenderci). Là donnaassistito dall’avvocato Antonio Gambetti, ha rilasciato alcune dichiarazioni spontanee al momento dell’intervento delle forze dell’ordine, situazione in cui sono stati intervistati anche due dipendenti del centro e un cliente, che in quel momento era presente, per sommarie informazioni. Un cliente che, secondo quanto si apprende, è anche un magistrato che in passato ha lavorato anche in città.
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Dopo Dopo il sequestro, però, le indagini sono proseguite: e ora, nei confronti della donna, è stata formulata anche l’accusa di sfruttamento della prostituzione. In breve, in quei camerini, secondo la Procura, con ogni probabilità non sono accaduti per caso massaggi rilassanti.
Ora, l’indagato è in attesa di essere convocato dal investigatori a dare la loro versione dei fatti nella sede di interrogatorio.
La difesa della donna nei giorni scorsi ha presentato istanza al tribunale di Revisione restituire il materiale sequestrato durante il blitz di un mese fa: il giudice Gianluca Petragnani Gelosi si riserverà di prendere la decisione in merito.
Per il momento, a quanto si apprende, il centro massaggi non è stato sequestrato. Gli inquirenti continuano il loro lavoro per chiarire esattamente cosa sia successo tra quelle mura e per individuare eventuali soggetti offesi dai reati contestati.