sfida e polemiche in Lombardia – .

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A Cerro Maggiore si parla di camion e intanto a Milano il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini a Milano tuona contro Area C: «Non è verde, è classismo». Il centrodestra si piazza attorno al settore della mobilità su strada. Attacca l’opposizione: «Nella città più inquinata d’Europa si attacca chi prova concretamente a migliorare l’ambiente

Nella zona di Legnano, il convegno organizzato da Assotir dal titolo “L’autotrasporto lombardo tra emergenze e sfide per il futuro”, che ha visto anche l’intervento di Franco Lucente, assessore regionale ai trasporti e alla mobilità sostenibile. «La Regione Lombardia è consapevole del difficile momento che sta vivendo l’autotrasporto, settore importante per l’economia locale e nazionale. In tal senso mi rendo disponibile a un confronto costruttivo con aziende e associazioni per individuare soluzioni e strategie condivise che possano essere attuate a favore dei lavoratori e del settore”

L’autotrasporto in Lombardia rappresenta quasi il 16% di quello nazionale, con oltre 12.000 imprese, per lo più piccole e medie, che impiegano complessivamente oltre 160.000 persone. Oggi le aziende sono alle prese con i costi energetici ma anche con il problema di reperire personale «I problemi sono evidenti: dagli alti costi da sostenere a seguito del costo dei materiali e dell’aumento dei prezzi dell’energia, alla necessità di un monitoraggio delle aree di sosta su Strade lombarde fino a necessità di assumere nuovo personale, con corsi di formazione ad hoc» ha spiegato Lucente, membro di Fratelli d’Italia. “Per questo sto prestando particolare attenzione all’idea di convocare un tavolo regionale dell’autotrasporto, dove affrontare le questioni più difficili e trovare insieme soluzioni concrete per aiutare il settore a risollevarsi”.

“L’impegno di Regione Lombardia è proiettato alla realizzazione di un sistema dei trasporti moderno e all’avanguardia, all’insegna di una mobilità efficiente, sostenibile e capace di rispondere alle esigenze degli utenti” ha concluso l’assessore regionale. «Un sistema di trasporto virtuoso e connesso, dove la viabilità, sia su gomma che su rotaia, deve essere competitiva ed efficace. Mi piace pensare alla Lombardia come all’unico grande hub della mobilità integrata».

Un sistema che tiene insieme auto e metropolitane, camion e treni. Nello stesso giorno, invece, le dichiarazioni di Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture, alla scuola di formazione politica leghista di Milano, che inveiva contro Area B e Area C: «Questo non è verde, questo è classismo: se sei ricco sei puoi permetterti il ​​Milan, se non sei ricco resta a casa».

«Questa non è la mia Milano, che deve essere inclusiva, accogliente, solidale, che aiuta: non hai i 50.000 per cambiare macchina? Ti do una mano. ‘Hai un vecchio furgone, mi fai schifo, stai fuori e proteggi l’ambiente’ non è il verde”, ha continuato.

Approccio contestato dalle opposizioni: «Che il ministro dei trasporti di questo paese descrive l’uso dell’auto come essenziale è grave e preoccupante. Proprio chi dovrebbe investire e incentivare l’uso dei mezzi pubblici, fa il contrario» attacca il senatore milanese Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo Pd al Senato. «Insomma, in una delle regioni più inquinate d’Europa, Salvini non trova di meglio che promuovere l’uso di auto inquinanti e accusare di classismo chi fa concretamente da anni per migliorare l’ambiente e la vita dei cittadini. Poi che l’artefice della flat tax e dell’abolizione del reddito di cittadinanza si erge a difensore dei poveri è un controsenso che si commenta da solo».

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