“Risolverà i problemi tecnici delle zone di confine come il Primiero” – .

“Risolverà i problemi tecnici delle zone di confine come il Primiero” – .
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VENEZIA. “Anche per il Veneto inizia l’era del numero unico per le emergenze 112”. Per raccontare il governatore Luca Zaia dopo il semaforo verde a protocollo d’intesa fra Ministro degli Interni e il Regione. “Ci arriviamo motivati, consapevoli che questa applicazione è come creare un abito su misura, deve essere ritagliato sulle esigenze che caratterizzano il territorio. Non solo abbiamo alle spalle l’esperienza nell’emergenza sanitaria di un 118 che è una vera istituzione di eccellenza a livello nazionale, con 7 centrali provinciali autonome con circa 800.000 chiamate all’anno. Ma nel nostro caso il servizio non riguarda solo 5 milioni di veneti ma anche quei 73 milioni di presenze annue che ci rendono la regione più turistica d’Italia”.

L’accordo prevede un protocollo operativoper il quale sarà composto un tavolo tecnico che sarà composto da cinque rappresentanti dell’amministrazione dell’Interno e altrettanti della Regione.

Secondo il testo firmato, dovrà essere il protocollo operativo redatto entro sei mesi dalla prima riunione del comitato tecnico. Il protocollo operativo determinerà anche l’ubicazione dei Curs, i centri unici di risposta, sulla base dei quali si organizza la rete di sinergie richiesta dagli interventi

“Parliamo di un numero telefonico che è una grande risposta alle esigenze di sicurezza dei cittadini – aggiunge Zaia – perché ottimizza la capacità di intervento delle strutture preposte alla gestione delle emergenze. Possiamo considerarlo la sublimazione per eccellenza dei riferimenti telefonici finora conosciuti in questo campo e sulla base delle nostre esperienze con questo atto di intesa possiamo davvero mettere in pratica un bel progetto. Dalle valutazioni già fatte ci saranno almeno 2 Curs in Veneto. Parliamo di professionisti appositamente formati che riceveranno le chiamate per poi smistarle alle varie realtà operative in tempo reale, a seconda delle necessità. Siamo pronti“.

In tutti i territori in cui è implementato, il Nue può essere chiamato gratuitamente per richiedere l’intervento urgente delle forze dell’ordine, vigili del fuoco, assistenza medica e soccorso in mareda rete fissa e mobile anche quando il telefono è senza SIM, è bloccato o non ha più credito disponibile.

Il Trentino si congratula con il Veneto. “Ci aspettiamo che il servizio, una volta operativo, si dimostri efficace anche nel risolvere definitivamente i problemi tecnici sorti in alcune aree trentine di confine, in particolare nel Primiero”, commenta Maurizio Fugatti, presidente della provincia. “Per problemi relativi all’instradamento della rete telefonica, abbiamo infatti attivato un numero verde dedicato alle emergenze da quella zona per mettere in contatto i cittadini con gli operatori del 112 di Trento”.

Certo, il 112 è sempre attivo, ma il consiglio rivolto ai cittadini di Primiero è di utilizzare il numero verde per mettersi in contatto direttamente con le strutture di emergenza del Trentino. Il Centro unico di risposta di Trento, raccolte le informazioni necessarie, trasferisce la chiamata al centro di secondo livello competente: emergenza sanitaria, vigili del fuoco o forze dell’ordine. Il numero verde dedicato al territorio di Primiero è ancora attivo. Per qualsiasi tipo di emergenza, i cittadini di questa zona possono infatti chiamare il numero 800.112.000. Il numero gratuito ti mette in contatto con gli operatori del 112 della Capitale.

“Il centro di risposta unico per noi rappresenta un’esperienza assolutamente positiva per una gestione efficiente e organizzata delle emergenze. A dirlo sono i numeri delle chiamate e soprattutto i tempi di risposta. Siamo quindi certi che anche in Veneto, a regime, il numero unico europeo di emergenza sarà un servizio apprezzato dai cittadini e dal personale operativo”, conclude Fugatti.

 
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