È un dirigente trapiantato da anni a Milano, una delle vittime del tragico incidente aereo avvenuto il 29 aprile in Friuli Venezia Giulia, che ha provocato due morti. Si tratta del 35enne Sante Ciaccia, dirigente di una società di consulenza, originario di Monopoli (in Puglia) e, secondo quanto riporta Il Giorno, a Milano da 15 anni. Lascia la moglie e il figlio di 3 anni. L’altra vittima è il pilota dell’aereo, il capitano delle Frecce Tricolori Alessio Ghersi di Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola). Aveva 34 anni.
Il manager aveva studiato alla Bocconi, dove si è laureato nel 2012 e successivamente ha frequentato un master in management della sanità. Dal 2020 lavora in una multinazionale della sanità. I due erano suoceri: Ghersi è il marito della cugina della moglie di Ciaccia. Quest’ultimo si trovava in Friuli per assistere al programmato spettacolo delle Frecce Tricolori a Rivolto, che tradizionalmente apre il 1° maggio la stagione delle esibizioni del corpo acrobatico. Lo spettacolo, per la cronaca, è stato annullato causa lutto.
I due avevano deciso, sabato pomeriggio, di sorvolare l’Alta Val Torre. Ad un certo punto l’ultraleggero su cui viaggiavano, un Pioneer 300, si schiantò sul Monte Musi. La Procura di Udine ha aperto un fascicolo di indagine ipotizzando omicidio colposo e incidente aereo, escludendo errore umano data l’esperienza del pilota. In altre parole, l’aereo sarebbe stato assolutamente ingestibile. Numerosi i messaggi di commozione arrivati per la tragedia. L’intera Monopoli piange in particolare il ‘milanese’ Ciaccia.
