(ANSA) – AOSTA, 03 GIU – Effettuare gli interventi di elettrificazione “a blocchi” per evitare “la chiusura totale della tratta ferroviaria Ivrea-Aosta” e “l’avvio, ad esempio, nella tratta Aosta-Nus, in modo che i treni può continuare a viaggiare, da Ivrea, fino a Chatillon/Nus. E poi via a salire, concedendo, alla riapertura, la possibilità di utilizzare i tratti elettrificati”. E’ uno dei suggerimenti presenti in “molti” dei 700 questionari compilati dai pendolari sulla linea Aosta-Ivrea-Chivasso-Torino, secondo quanto riferisce in una nota l’associazione Pendolari Stanchi.
Inoltre “diventa indispensabile l’utilizzo dell’autostrada, al fine di mantenere tempi di percorrenza ragionevoli e prossimi a quelli offerti dal servizio ferroviario, organizzando autobus che colleghino, almeno nelle ore di punta, il capoluogo regionale con le principali stazioni con collegamenti diretti” e “contemporaneamente va mantenuto il collegamento con le stazioni minori, inserendo una navetta tra Verrès e Pont-Saint-Martin, prolungabile fino a Borgofranco, che le collega con le stazioni principali”.
I questionari suggeriscono anche di “distribuire gli autobus nell’arco della giornata in modo più capillare, in modo da prevedere una minore concentrazione di autobus e pendolari nello stesso identico orario, ma decrescente, ad esempio di 10/15 minuti tra un autobus e l’altro e l’altro”. Per gli studenti “deve necessariamente essere previsto un collegamento diretto con Torino (da Aosta), soprattutto nelle ore mattutine e serali, oltre che nei fine settimana”. Con l’obiettivo di evitare “la viabilità di Ivrea nelle ore di punta” è necessario prevedere “percorsi alternativi su strade secondarie o utilizzando l’autostrada, creando una fermata nei pressi del casello di Ivrea”. (MANIGLIA).
