Toscanauna terra incantevole dove la presenza femminile ha sempre avuto un ruolo centrale, evocando immagini di emancipazione, armonia e forza.
Ricca di storia e cultura, la Regione è stata una di queste destinazione preferita dalle viaggiatrici provenienti da tutto il mondo attratti dalle sue bellezze artistiche e naturali.
Questo spirito rivive oggi con un’enfasi particolare su turismo femminileche festeggia ospitalità e sensibilitàà verso le esigenze delle donne che viaggiano.
Caratterizzata da un forte spirito femminile, la Toscana si distingue per la capacità di fondere passato e presente creando un contesto unico dove le donne hanno giocato e continuano a giocare un ruolo fondamentale.
Per festeggiare ilanima femminile della Toscanala sua capacità di accogliere e ascoltare i viaggiatori attratti dalla forza magnetica dei suoi territori, facciamo a viaggio tra le botteghe artigiane di Firenze per scoprire come l’antica tradizione artigianale si intreccia con l’innovazione e l’imprenditorialità femminile.
Un tesoro di storia tessile nel cuore di Firenze – Elisabetta Bardelli Ricci
Nel cuore pulsante di Firenze, ilAntico setificio fiorentino è un emblema dell’unione tra tradizione e modernità, sotto la guida di Elisabetta Bardelli Ricci.
Fondato nel lontano 1786, questo setificio è un tesoro di storia tessile dove antichi telai risuonano con l’eco di una gloriosa epoca rinascimentale. Ogni filo intrecciato racconta una storia, un viaggio nel tempo che collega il passato al presente.
Il cuore di questo luogo storico batte attorno a un orditoio costruito nel XVIII secolo, ispirato al genio di Leonardo da Vinci, simbolo della perfetta fusione tra ingegno antico e creatività moderna.
Questa macchina, nonostante i suoi secoli, non smette mai di stupire, dando vita a creazioni che racchiudono l’essenza del successo del setificio: un’elegante danza tra antico e moderno.
Le mani di 15 donne, parte integrante dello staff di Elisabetta, intrecciano con dedizione broccati e damaschi, impreziositi da disegni floreali che giocano tra lucido e opaco. Ogni pezzo, dalle lussuose tende ai sontuosi abiti, fino ai raffinati tappetini in seta per il mondo pet, è un capolavoro che parla di artigianalità senza tempo.
Una delle loro collezioni più speciali è stata dedicata a Simonetta Vespucci, musa rinascimentale amata anche da Lorenzo il Magnifico. Per lei è stata realizzata una pianeta in damasco Doria e tela di seta, omaggio all’arte tessile in occasione della visita di Papa Francesco a Firenze nel 2015.
Il fascino e la grazia dei tessuti e dei colori di questa storica fabbrica di seta hanno incantato nel corso dei decenni personaggi illustri, da teste coronate come Maria Jose o Grazia di Monaco a figure contemporanee di spicco come Jeff Bezos.
L’Antico Setificio Fiorentino è un tempio dove il passato incontra il presente e dove l’arte tessile continua a vivere e ispirare.
La “Bottega Aperta” di Cecilia Falciai: le decorazioni artistiche in scagliola e mosaico
Percorrendo via dei Macci ci fermiamo al Il laboratorio di Cecilia Falciai.
Un luogo dove scagliola e mosaico, tecniche affascinanti e complesse del tardo Rinascimento, riprendono vita sotto le mani esperte di questo artigiano contemporaneo.
Cecilia Falciai ha assorbito l’arte dell’artigianato fin da piccola, crescendo tra gli odori del marmo e dei colori nella bottega del padre. Ed è grazie a lui che padroneggia la tecnica del mosaico fiorentino, la lavorazione del marmo e delle pietre e quella della scagliola.
Il suo laboratorio è un laboratorio sperimentale: dal 2016 Cecilia Falciai guida questo spazio creativo, realizzando manufatti dal gusto classico e lavorando alla realizzazione di nuove linee contemporanee
Ma ciò che rende il suo negozio davvero unico è il concetto di “open shop”. Cecilia invita il mondo a entrare, offrendo un’esperienza tangibile del processo creativo.
Qui i visitatori potranno toccare con mano i materiali, osservare le tecniche di lavorazione e percepire la passione che anima ogni opera.
Terrecotte nel segno dell’antica tradizione: Lorenza e Chiara Adami

Il nostro itinerario prosegue su via Sant’Egidio dove sorge un’antica bottega custode di una tradizione secolare: è Terrecotte di Sbigoli.
Fondato nel lontano 1859 dalla famiglia Sbigoli, questo laboratorio è diventato un emblema dell’arte ceramica, sopravvivendo e rinnovandosi anche dopo la devastante alluvione di Firenze del 1966.
Oggi, Lorenza Adami porta avanti l’eredità di famiglia con un tocco di modernità e un profondo rispetto per il passato.
Specializzata nella produzione di ceramiche, Lorenza dà forma ad opere ispirate sia ad antichi disegni di famiglia che a motivi storici della tradizione artistica fiorentina.
Accanto a lei, la sorella Chiara, che gestisce con attenzione i rapporti con clienti e fornitori, contribuendo a tessere quella rete di relazioni che sostiene e arricchisce l’azienda.
Insieme, il Sorelle Adami incarnano la sinergia tra abilità artistica e acume commerciale, fondamentale per mantenere viva l’arte della ceramica nel cuore pulsante di Firenze.
L’arte di Sbigoli Terrecotte non è solo un mestiere; è una testimonianza viva della storia, un racconto che si dipana attraverso la creazione di ogni singolo pezzo, un patrimonio che Lorenza e Chiara Adami preservano con dedizione e passione.
Visitare il laboratorio significa immergersi in un mondo dove l’argilla prende vita, raccontando storie di resistenza, bellezza e arte senza tempo.
Viaggio nel laboratorio di pittura con tecniche medievali: Veronica Balzani
A pochi passi dal Museo del Bargello c’è un angolo ricco di storia e di arte, dove la tradizione pittorica medievale rivive nelle mani di Veronica Balzani.
Nel suo laboratorio Veronica ha riportato in vita l’antica tecnica della tempera al tuorlo d’uovo, metodo utilizzato dai maestri del passato per creare brillanti opere d’arte smaltate.
Questo spazio, più che una semplice bottega, è un portale che conduce direttamente nel cuore del Medioevo.
Qui Veronica utilizza gli stessi strumenti e pigmenti dei grandi maestri del passato, tra cui lapislazzuli, azzurrite e cocciniglia, per creare opere che sono vere e proprie finestre su un’epoca lontana. Ogni sua creazione è un tuffo nell’arte e nella storia, un omaggio alla maestria dei pittori medievali.
Le sue opere, che comprendono delicate miniature dipinte su lamina d’oro zecchino, sono riconosciute per la loro autenticità e fedeltà alla tradizione.
Questa dedizione all’arte ha portato Veronica ad esporre le sue opere in luoghi prestigiosi, come la Cripta della Basilica di San Lorenzo e la Sala della Musica della Fondazione Zeffirelli. Nel 2009 una sua miniatura è stata donata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Incastonato tra il maestoso Duomo, l’iconico Ponte Vecchio e la storica Piazza della Signoria, si trova un luogo dove l’arte orafa si fonde armoniosamente con il soffio della modernità: il laboratorio orafo delle sorelle Alisi.
Questo spazio, che funge anche da elegante showroom, è un crogiolo di creatività e tradizione, dove il fascino dell’oro prende forma in modo unico e innovativo.
Camilla e Susi Alisile anime di questo laboratorio, sono custodi di un patrimonio artistico di inestimabile valore.
Camilla, con il suo acuto intuito commerciale, accoglie e guida i clienti in un viaggio nella bellezza e nell’eleganza, mentre Susi, affermata designer di gioielli, dà vita all’oro con un tocco di brillantezza e raffinatezza.
Le sue creazioni sono una celebrazione della lunga e ricca storia orafa di Firenze, reinterpretata attraverso un linguaggio contemporaneo che unisce passato e presente in modo sublime.
Ogni gioiello che prende forma nelle mani delle sorelle Alisi è una storia di passione, un dialogo tra l’antico mestiere degli orafi fiorentini e le tendenze più innovative del design.
L’arte del mosaico e delle decorazioni fatte a mano: Silvia Logi
Silvia Logi è un rinomato mosaicista che ha sviluppato tecniche nuove ed originali nel campo del mosaico.
La sua arte si distingue per l’utilizzo di un’ampia gamma di materiali, sia naturali che riciclati, creando opere che rappresentano un perfetto connubio tra arte, artigianato e sostenibilità.
Al centro delle creazioni di Silvia Logi troviamo principalmente due temi dominanti: la famiglia e i paesaggi sfaccettati della Toscana.
Questi soggetti vengono affrontati con maestria, dando vita ad opere che catturano l’essenza e la bellezza di queste due dimensioni della vita.