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la sentenza è stata emessa – .

Dopo la sconfitta contro la Roma e l’eliminazione dall’Europa League, i giocatori del Milan si sono recati nello spazio dell’Olimpico occupato dai propri tifosi, prestandosi – in silenzio e a capo chino – al triste rito dell’immediato e conseguente ‘processo’ giudizio.

Si è conclusa come al solito PioliOut di tendenza su Twitter e sui fan di Milano contro allenatore e giocatori per la pessima prestazione contro cui è valsa la seconda sconfitta Roma e la conseguente eliminazione dall’Europa League. L’approccio sbagliato alla gara è costato caro ai rossoneri, colpiti dall’uno-due siglato da Mancini e Dybala tra il 12′ e il 22′: a quel punto, in virtù dello 0-1 ottenuto una settimana fa a San Siro, il passaggio passare il turno era diventato un miraggio per il Diavolo, che non riusciva a sfruttare la superiorità numerica per l’espulsione di Celik dopo mezz’ora del primo tempo e segnava il gol dell’1-2 solo all’85’ con Gabbia, quando il gioco era finito. La protesta dei tifosi milanisti presenti all’Olimpico è esplosa al fischio finale, con un discorso durissimo rivolto ai giocatori che si sono recati a testa bassa sotto il settore che li ospitava.

Theo Hernandez e Okafor in silenzio sotto la folla dei tifosi milanisti

Mentre intorno era un tripudio di bandiere, cori e abbracci della Roma, si è svolto il triste rito del ‘processo’, celebrato a caldo, in diretta, contro i giocatori rossoneri, che si erano dati alla pubblica gogna. Le immagini mostravano tutta la squadra, compresi i giocatori in panchina, recarsi mestamente davanti al campo improvvisato dell’Olimpico, poi abbassare la testa e non dire una parola: in quel momento non restava loro che ascoltare le parole di disprezzo rivolte loro da gli ultras della Curva Sud arrivati ​​in trasferta a Roma.

I gesti dei tifosi rossoneri hanno lasciato pochi dubbi sul giudizio espresso sulla squadra, con il sigillo posto dal coro finale: “Tira fuori le palle. Il calendario offre subito a Leao e compagni l’occasione di riscattarsi – almeno in parte – agli occhi dei tifosi: lunedì prossimo è in programma il derby contro l’Inter e il messaggio lanciato stasera è che ai cugini non si deve permettere per festeggiare in quell’occasione lo scudetto della seconda stella (i nerazzurri devono vincere per essere matematicamente campioni d’Italia). Poi ci sarà Juventus-Milan a Torino, un’altra partita imperdibile per la squadra di Pioli per dare un senso a questo finale di stagione che la vede ancora saldamente seconda in campionato e qualificata alla prossima Champions League.

Tag: Milan giocatori teste inchinati davanti tifosi tribunale sentenza emesso

 
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