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“Tra il 2018 e i primi mesi del 2024 sono stati registrati nel Savonese 39 omicidi sul lavoro” – .

Provincia. Si festeggia domenica 28 aprile Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoroistituita nel 2003, e la Giornata mondiale per le vittime dell’amianto.

Cgil di Savona attua un’iniziativa pubblica. “Questa volta puntando sull’enorme problema delle malattie professionali e delle morti causate dall’amianto, e sulle lotte sindacali – spiegano -, perché è necessario un impegno collettivo per la creazione e la promozione di una cultura della sicurezza e della salute sul lavoro”.

L’evento dal titolo “Non riesco a respirare“.

“La media di 4 morti al giorno e oltre 1200 ogni anno è il bollettino di guerra dei morti sul lavoro in Italia che continua a crescere giorno dopo giorno e non è accettabile. Queste non sono tragedie, ma stragi, non sono morti, ma veri e propri omicidi. Inoltre, ogni anno si contano oltre 6mila morti per malattie professionali, e di questi oltre 4mila solo per esposizione all’amianto – sottolinea la Cgil -. È del tutto chiaro che ci troviamo di fronte a una situazione intollerabile e indegna per un Paese civile. Serve un deciso cambio di rotta, e per questo chiediamo con forza al Governo e alle imprese che salute e sicurezza siano inserite tra le priorità dell’agenda istituzionale. Purtroppo gli incidenti non diminuiscono e i dati sono scoraggianti. È quindi necessario adottare nuove politiche volte ad adottare approcci più ampi e mirati. Le regole ci sono, sono tra le più stringenti d’Europa, ma servono controlli, serve più personale all’Inail, all’Inps, nelle Asl, nell’ispettorato, nei vigili del fuoco e così via”.

All’iniziativa parteciperanno Comune di Savona, Andrea Pasa Segretario generale della Cgil Savona che farà un’analisi di quanto sta accadendo nel savonese e di quanto sta facendo la CGIL di Savona per ridurre questo terribile problema, Alessandra Marchetti delegato sindacale della FP CGIL SV dipendente della ASL 2, Fabrizio Coniglio (attore e registratore) che interpreterà alcuni brani tratti da due libri “La Lana della salamandra” di Giampiero Rossi – la vera storia della strage di amianto di Casale Monferrato – e l’altro “La Strage silente” di Marco Grasso e Marcello Zinola – Genova e le morti per amianto, il racconto di una battaglia operaia – e le conclusioni che darà il segretario generale nazionale della FP – Servizio Pubblico della CGIL Serena Sorrentino.

“Un’iniziativa su uno dei temi più importanti di questo tempo – sottolineano – perché Ce lo dicono i numeri e la situazione che continua a peggiorare in Italiain Liguria – 220 morti nel periodo 2018-2023 – ma anche in Provincia di Savona dove tra il 2018 e i primi mesi del 2024 si sono verificati 39 omicidi sul lavoro, e tra il 2017 e il 29 febbraio 2024 ci sono state 896 denunce di malattie professionali, con i mesi di gennaio e febbraio di quest’anno che hanno registrato 469 denunce in soli 60 giorni e già un lavoratore è morto il 5 febbraio in edilizia. Nel 2023 erano a Savona e provincia Segnalati 205 nuovi casi di malattie professionali contro 139 nel 2022 (con un +47,5%, un incremento rispetto all’anno precedente superiore alla media regionale +33,9%). Siamo qui. Sempre. Lo dimostrano le numerose iniziative che mettiamo in atto a livello aziendale, territoriale e nazionale. Ciò che manca è la consapevolezza di tante, troppe aziende, che la salute e la sicurezza delle persone non sono un costo. Salute e lavoro sono diritti inviolabili”.

“Quando parliamo di sicurezza sul lavoro spesso ci concentriamo sugli infortuni ma un altro tassello importante è quello delle malattie professionali. La sensibilità e l’attenzione alle malattie professionali vanno sicuramente sviluppate con massicce campagne di formazione e informazione dei lavoratori e dei cittadini – dicono la Cgil Savona -. Altro dato rilevante è quello legato alla tipologia di malattia contratta: il dettaglio dei dati permette una mappatura precisa di dove intervenire e indica agli enti competenti dove indirizzare al meglio le risorse destinate alla prevenzione. Si stima, infatti, che l’86% dei decessi non correlati riguardi malattie, tra cui malattie circolatorie, respiratorie e tumorali. La politica locale e nazionale, le imprese e gli organi di vigilanza devono immediatamente farsi carico di questa situazione insostenibile e assumersi le proprie responsabilità. Lo scorso anno i controlli nelle aziende savonesi hanno evidenziato irregolarità per il 69% delle aziende controllate. Per la salute e sicurezza sul lavoro il tasso raggiunge il 77% di irregolarità. E questo con un numero insufficiente di organi di controllo e di vigilanza”.

Concludono: Per questo motivo è urgente mettere in campo tutti gli strumenti di negoziazione e mobilitazione per fermare questo massacro, compresi strumenti legislativi per abrogare norme e leggi che negli ultimi anni hanno svalutato il lavoro e lo hanno reso più insicuro. Per questo la Cgil ha avviato una propria campagna referendaria – Per il lavoro metto la mia firma – dove propone 4 quesiti referendari, uno su salute e sicurezza e in particolare sugli appalti. L’interrogazione mira ad annullare la norma che esclude la responsabilità del cliente in caso di appalti e subappalti. Molto spesso accade che i clienti scelgano aziende appaltate e subappaltate senza tener conto della loro solidità o serietà: con l’outsourcing vogliono ridurre i costi risparmiando sulla sicurezza o applicando contratti irregolari. Ciò ha portato ad un aumento degli infortuni sul lavoro, soprattutto nelle situazioni di appalto e subappalto. Abrogando l’articolo 26 del D.Lgs. 81/2008, qualora l’appaltatore o subappaltatore non sia in grado di risarcire, il committente ne sarà ritenuto responsabile. L’effetto della cancellazione sarebbe quello di rafforzare e ampliare la sicurezza sul lavoro e spingere i clienti a selezionare appaltatori idonei”.

 
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