Gelo. La linea della Procura non cambia e il pm Luigi Lo Valvo, che proseguirà nel corso della prossima udienza, ribadisce la richiesta di rinvio a giudizio per tutti i soggetti coinvolti nell’inchiesta IPAB Aldisio. Questa mattina, davanti al gip Francesca Pulvirenti, il pubblico ministero ha tenuto un lungo intervento per perorare l’esito della complessa indagine. Si ipotizzano irregolarità gestionali e addirittura corruzione, anche per i rapporti contrattuali instaurati tra l’allora responsabile della struttura, don Luigi Tandurella, e la società “La Fenice”, che per un certo periodo ottenne la piena gestione dei servizi e delle strutture interne. Per le posizioni di tutti gli imputati era già stata avanzata richiesta di giudizio. Tra gli altri, l’ingegnere Renato Mauro (riferimento a “La Fenice”), il consigliere comunale uscente Salvatore Scerra (si candidò alle amministrative come candidato sindaco), la direttrice di Fratelli d’Italia Sandra Bennici (uscì dall’assemblea civica a seguito delle indagini) e lo stesso don Tandurella. Ci sono imputati che hanno chiesto un giudizio abbreviato e le loro posizioni verranno valutate nella prossima udienza, fissata per ottobre. Dinanzi al gup sono inoltre presenti il notaio Andrea Bartoli, Matteo Vella, Francesca Mendola, Rosario Moscato, Maria Palumbo, Giovanni Tirrito, Anna Rita Tandurella, Benedetto Decaro, Giovanni Decaro, Denny Decaro e la stessa società “La Fenice”. Le prossime udienze sono già previste per ottobre e dicembre.
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